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Val di Scalve. La magia della neve tra scialpinismo, ciaspole e bob

Articolo. Piste da sci di fondo, spettacolari prati punteggiati di baite che con la neve diventano magici. Percorsi per scialpinisti esperti, che portano a vette dove lo sguardo si apre fino all’Adamello o ci si ferma ad ammirare la Presolana. E ancora rifugi, malghe, mulattiere e antichi tracciati minerari. La Val di Scalve con la neve è una meraviglia da scoprire per amanti della montagna di ogni età. Compresi i bobbisti e i piccoli (e grandi) armati di slittino. Un paradiso per chi ama la natura in pendenza

Lettura 6 min.
La Presolana dai Campelli (foto Angelo Visini)

Poco più di mezz’ora di auto di distanza da Bergamo. Il paradiso quest’inverno si trova lì, in Val di Scalve, terra della maestosa Presolana, con i suoi 2521 metri di altezza. Uno splendore naturale, tra pinete, pascoli coperti di neve e una fitta rete di sentieri e passeggiate per chi ama le ciaspole o lo scialpinismo. Non mancano piste da fondo e aree attrezzate per bob e slittini, che la rendono una destinazione perfetta per i gusti di tutta la famiglia.

Schilpario. Ciaspole o sci ai piedi, e via verso la vetta

Quelli che d’estate sono meravigliosi sentieri escursionistici immersi nel verde dei prati, con l’arrivo della neve diventano tracciati perfetti per gli amanti delle ciaspolate e dello scialpinismo. Una delle mete più amate e scenografiche della Val di Scalve si trova nel territorio di Schilpario: i Campelli.

Lasciando l’auto in località Fondi, si può raggiungere la zona passando dal Rifugio Cimon della Bagozza: la meta è il Passo Campelli a 1889 metri di quota, a cui arrivare con una camminata di due ore e 630 metri di dislivello circondati da boschi da fiaba. A voi la scelta: ciaspole, splitboard o sci? In ogni caso, ad attendervi in cima ci sarà un panorama spettacolare: la vista si apre verso la Val Camonica fino all’Adamello, di cui si può scorgere l’inconfondibile sagoma.

Una seconda, bellissima, passeggiata è la traversata Gardena e Campioncino, un classico per gli amanti dello scialpinismo e un’escursione relativamente semplice, sia in quanto a pendenza, sia per difficoltà tecnica. Partenza d’obbligo dal Rifugio Cimon della Bagozza per un dislivello di 840 metri immersi nel silenzio e nel candore della neve. Primo obiettivo è il Passo Glaiola, da cui parte la cresta che condurrà sulla vetta Gardena, il tutto circondati da paesaggi di grande pregio naturalistico. In alternativa, potrete raggiungere la Baita Alta dei Campelli, oltrepassare la sella che porta al Rifugio Campione e poi guadagnare la vetta Campioncino senza troppa difficoltà.

Se invece siete sciatori o alpinisti più esperti, in tre o quattro ore potete raggiungere il Cimon della Bagozza, sempre partendo dalla località Fondi di Schilpario. La salita tocca la Malga Cimabosco e la Malga dei Campelli, per poi raggiungere lo scenografico lago dei Campelli, meraviglioso quando circondato da prati e abeti imbiancati. Salendo ancora, tra boschi frangiati di neve e un celo azzurrissimo ci si ritrova in vetta a 2409 metri di altitudine.

Un grado di complessità in più? Ecco il Pizzo Camino, una vetta maestosa da raggiungere in quattro o cinque ore di cammino. La partenza è a 1100 metri, al parcheggio di Piazzale Alpini. A tracciare la via è una mulattiera che raggiunge la Malga Alta di Voglia con circa 657 metri di dislivello. Per chi si muove con le ciaspole, il suggerimento è di fermarsi al passo di Corna Busa a 1940 metri a cavallo tra Schilpario e Azzone; se invece ai piedi avete gli sci, potete salire fino alla Conca dei Fopponi e poi raggiungere la vetta a quota 2491 metri.

Vilminore. Tre itinerari di diverse difficoltà per una passione infinita: quella per la montagna

Prima destinazione per chi parte da Vilminore: Pizzo di Petto, un’escursione di quattro o cinque ore, adatta a chi ha un po’ di esperienza, ben segnalata per chi affronta il sentiero con gli sci ai piedi. Si parte a 1050 metri di altitudine e si raggiunge la cima a 2262 metri, seguendo un tracciato che tocca Polzone prima e Teveno Barbarossa poi. La discesa può avvenire per la stessa via o per il Monte Ferrante, raggiungendo poi i dintorni delle piste da sci. Per chi ciaspola, la salita si può effettuare anche con le racchette da neve, scegliendo di prendere la seggiovia di Colere fino a sotto il Monte Ferrante, per poi risalire a piedi.

Seconda opzione, il Monte Barbarossa, un’escursione non troppo impegnativa, con un dislivello di circa 600 metri da ricoprire in tre, massimo quattro ore. La partenza è dal campo sportivo di Teveno, dove si imbocca una mulattiera che si addentra nel bosco. Lungo la via si incontra la Malga Bassa di Barbarossa a quota 1704 metri prima e la Malga Barbarossa a 1832 poi. Con altri 300 metri di dislivello si raggiunge la cima del monte a 2148 metri, dove si gode di una vista spettacolare.

Terza possibilità. Un’escursione semplice di un paio d’ore e 480 metri di dislivello: il Passo della Manina. Un percorso molto facile, adatto anche a chi è alle prime armi. La partenza è dalla frazione Nona di Vilminore di Scalve. Qui, lasciando l’auto dietro la chiesa, si imbocca una strada mineraria, che passa lateralmente agli edifici che una volta ospitavano i minatori. Salendo ancora lungo il percorso, si arriva a una chiesetta che curiosamente ha due altari. Giunti al passo a 1821 metri di altezza, si potrà ammirare la Presolana, in tutta la sua maestosità.

Azzone. Dalla Chiesetta degli Alpini, al prato punteggiato di baite delle Some

Anche da Azzone partono passeggiate spettacolari quando la neve avvolge tutta la natura circostante. Lungo la strada che raggiunge il paese, un cartello lungo la strada indica la partenza dell’itinerario, una mulattiera diretta a una Chiesetta degli Alpini. Dopo un’ora di cammino lungo il segnavia 429, si arriva alla costruzione e a uno spettacolo fantastico: davanti allo sguardo si apre una meravigliosa vista sul Pizzo Camino. Portatevi cibo e qualcosa di caldo: non ci sono rifugi, ma alcuni tavoli per mangiare sotto una tettoia.

Dalla chiesetta, volendo, è possibile raggiungere anche la Località Some, 1482 metri di altezza. Un eden alle pendici del Pizzo Camino, con prati innevati punteggiati di baite e fienili. Raggiungerla è facile, la partenza è la stessa per la Chiesetta Alpina, ma anziché percorrere il sentiero 429, si prende la mulattiera che attraversa la località Prato Grande. La passeggiata è molto semplice e la località Some di Azzone si può raggiungere anche seguendo due sentieri il 425 e il 425 A.

Colere. Sul Ferrante con le ciaspole

Anche partendo dall’abitato scalvino di Colere si possono fare bellissime escursioni di scialpinismo. Una di queste è il Ferrante, una cima di 2409 metri da cui ammirare lo splendore della Presolana, dato che la montagna le si erge proprio davanti. Diversi gli accessi: il più comune è dal sentiero che dalla Carbonera si inerpica sul versante fino a raggiungere il Polzone, per poi superare i Rifugi Cima Bianca e Rifugio Aquila. In alternativa si può scegliere un’altra partenza, dalla poco affollata Valzurio: il percorso è di circa quattro ore ed è consigliato solo a chi ha già buone basi di scialpinismo.

Per chi preferisce un’alternativa più semplice, da provare è il «Percorso ciaspolata», una passeggiata di 3,6 chilometri con un dislivello minimo e un paesaggio mozzafiato. La partenza è nei pressi del Presolana Cultural Forum.

Val di Scalve. Un paradiso per bobbisti e amanti dello slittino di ogni età

Niente sci o ciaspole? L’alternativa più simpatica per vivere una giornata circondati da abeti coperti di neve sono i bob e gli slittini. Chi dice che si tratti solo di una cosa da piccoli non ha provato queste divertentissime attività. Ideali per viversi l’inverno sulle Orobie e tornare subito bambini, a prescindere dall’età.

Numerose le aree dove sentire l’aria frizzante sul viso scivolando giù da una collina in sella al proprio slittino: a Colere c’è una zona dedicata proprio ai bobbisti nei pressi della struttura polifunzionale Presolana Cultural Forum di via Asline (info), mentre a Schilpario si trova una fantastica pista di media pendenza lunga circa 250 metri accanto alla sciovia. Siete amanti dei fuori pista anche quando si parla di slitte? Nella Conca dei Campelli, davanti a un paesaggio spettacolare, potete trovare prati innevati che aspettano solo voi (info e noleggio bob: Ski Moving 348 3000546 e Chalet Paradise 339 4146922).

Se invece avete scelto Castione per farvi una sciata, in zona Monte Pora in località Donico (accanto allo skilift) il prato sottostante aspetta solo il vostro slittino (info). Spostandovi agli Spiazzi di Gromo, nell’ex pista da sci accanto all’Hotel Spiazzi, oggi si bobba non appena comincia a nevicare, mentre raggiungendo il Rifugio Vodala in seggiovia troverete un area bob e slittini appositamente allestita (info).

La Pista degli Abeti, il paradiso degli amanti del fondo

Nel cuore della Val di Scalve, a 1152 metri di altitudine, a Schilpario si trova un’area leggendaria. È la Pista degli Abeti, famosa in tutta Italia per aver ospitato campionati nazionali ed europei sui suoi splendidi tracciati immersi in una meravigliosa pineta. Gli amanti di sci di fondo possono scegliere tra diversi anelli: da tre, cinque, otto o dieci chilometri, perfetti sia per tecnica classica, sia per skating. Un’accurata manutenzione giornaliera e una segnaletica dettagliata rendono questa pista una piacevole scoperta per chi ancora non la conosce.

Per chi non dispone di attrezzatura propria, in sede è possibile anche noleggiare tutto l’occorrente, oltre ad avere un servizio di pulitura sci e di sciolinatura a disposizione. Sempre sul posto si possono affittare anche bob per divertirsi nelle aree riservate o ciaspole per passeggiare nella neve in mezzo ai boschi.

Godersi la neve in tutta sicurezza. Alcune indicazioni

Divertirsi all’aria aperta e godersi l’attività fisica immersi nella natura è una meraviglia, sia per grandi sia per piccini. Fondamentale però è farlo in tutta sicurezza: ecco perché è importante essere sempre prudenti ed educare anche i propri figli alla cautela. Prima di progettare una giornata sulla neve, si consiglia sempre di verificare il bollettino valanghe e di verificare le condizioni della neve contattando l’Infopoint Val di Scalve al numero 0346 51605.

Contenuto realizzato nell’ambito del progetto «Val di Scalve 4x4: 4 Comuni per 4 Stagioni» finanziato da Regione Lombardia con il bando «Viaggio InLombardia – III edizione».
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