Licenziata al ritorno dalla maternità Tutti i lavoratori in sciopero per solidarietà
È successo venerdì 26 maggio alla reggiani Macchine di Grassobbio. Situazione simile anche all’Eutron di Pradalunga.
È successo venerdì 26 maggio alla reggiani Macchine di Grassobbio. Situazione simile anche all’Eutron di Pradalunga.
Contenzioso tra una dipendente e l’amministrazione guidata dal sindaco Carozzi.
Licenziamenti in aumento nel comparto metallurgico. Si tratta di dati in controtendenza rispetto agli ultimi rilevamenti mensili da parte dell’Istat, che fotografano una situazione di profonda crisi, nella quale sono coinvolti molti settori produttivi lombardi.
A quattro giorni dai roghi dolosi alla Quarta Baita e a Montebello gli operai a tempo indeterminato della Brembo Super Ski (la società di gestione di proprietà dei Comuni di Foppolo, Valleve e Carona) hanno ricevuto una lettera di licenziamento con effetto immediato.
Rischia il posto di lavoro il dipendente che durante l’orario di ufficio perde troppo tempo sui social network. La sentenza della Cassazione.
Protesta alla Locatelli di Saline di Volterra (Pisa), l’ex salina di Stato, contro i licenziamenti di due impiegate del settore amministrativo che erano rientrate dalla maternità. La riorganizzazione aziendale ha spostato l’intero reparto nella nostra provincia, nella sede di Bolgare.
La vicenda kafkiana del docente: la condanna per la pipì a bordo strada gli ha fatto perdere il posto, quella per mendacio l’ha portato a insegnare in comunità.
Non solo il processo Bossetti. Questa mattina è approdata al tribunale di Bergamo anche la vicenda del professor Rho, licenziato per non avere dichiarato, al momento dell'entrata in servizio nella sua scuola, di avere subito una condanna undici anni prima …
Decisione simbolica «pesante»: l’amministrazione scolastica non si è costituita in giudizio nel caso Rho. Scadevano venerdì 11 marzo i termini, secondo il rito Fornero, cinque giorni prima dell’udienza fissata il 16 marzo davanti al giudica del lavoro Lapenta.
Nel maggio scorso aveva patteggiato un anno e 10 mesi, con la condizionale, per corruzione e falso. Divenuta definitiva la sentenza e concluso l’iter disciplinare, è arrivata la tegola più pesante per A. Q., 53 anni, agente della polizia locale di Bergamo: il Comune lo ha licenziato.
«È stato come il primo giorno di scuola alle elementari, quando mia madre mi aveva accompagnato tenendomi per mano. Un viaggio verso l’ignoto, perché non sai che cosa ti può toccare, né sai come ti devi comportare. Io non sapevo come avrebbero reagito i miei colleghi e gli studenti e, contemporaneamente, non sapevo come avrei reagito io. Anche se hai una certa età e molta esperienza, in certe sit…
Interrogazione parlamentare dei deputati del Pd Antonio Misiani, Giovanni Sanga, Elena Carnevali, Beppe Guerini e Daniela Gasparini: «Reintegrare Stefano Rho ed evitare che si ripetano episodi del genere».
Caso Rho, via libera in Consiglio provinciale alla mozione di solidarietà: «Licenziamento da revocare. Serve un intervento urgente del presidente della Repubblica».
Del licenziamento del professor Rho, la Corte dei conti dice (con un comunicato sul sito istituzionale) di non sapere nulla: «In merito a notizie diffuse da taluni organi di informazione relative all’insegnante Stefano Rho, licenziato per falsa auto dichiarazione, l’Ufficio stampa segnala che la Corte dei conti non ha mai ricevuto, e quindi valutato, atti relativi al caso».
Sul caso del professore licenziato, è intervenuta nell'edizione di ieri sera di Bergamotg Patrizia Graziani, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale.
C’era anche una troupe del popolare programma satirico e di denuncia «Le Iene», stamattina 6 febbraio, davanti al liceo Falcone, insieme a circa 400 persone, tra studenti, genitori e colleghi del professore, che si sono radunate per sostenere la causa di Stefano Rho, professore di filosofia assurdamente licenziato per aver fatto pipì in un cespuglio 11 anni fa.
Un netturbino che timbrava il cartellino ma non andava a lavoro è stato licenziato a Como. Lo ha riportato stamattina, venerdì 5 febbraio, il quotidiano La Provincia.
Alla Tavecchi srl di Seriate è arrivato il momento dello sciopero. La decisione arriva a pochi giorni dall’avvio della procedura di mobilità per cessata attività, annunciata il 18 gennaio.
I sindacati si aspettavano di riaprire il confronto sulle prospettive aziendali alla conclusione del periodo di cassa integrazione straordinaria, ad aprile. Invece, alla Tavecchi di Seriate è arrivato l’annuncio della cessazione dell’attività e della mobilità per tutti i 41 dipendenti.
I datori di lavoro possono controllare l’uso che i dipendenti fanno della mail aziendale, o dei sistemi di messaggistica ad essa collegati. E sono anche autorizzati a licenziarli in caso di utilizzo a fini personali, se tale comportamento infrange le regole interne. È quanto ha decretato la Corte europea dei diritti umani.