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Chi ha sviluppato gli anticorpi igG contro il covid19 in previsione di un futuro vaccino contro il virus è consigliato farlo lo stesso il vaccino?

Risposta

In generale, per le vaccinazioni che si possono anche ripetere nel tempo, l’idea di sottoporre al test anticorpale tutti i cittadini prima di fare il vaccino è controproducente. Piuttosto è meglio fare la vaaccinazione.

I dati che riguardano la terra bergamasca sono diversi da zona a zona. I test ci dicono che chi ha sviluppato gli anticorpi sono: il 60 per cento e oltre nelle zone critiche come la Bassa Valle Seriana, il 40 per cento fra i donatori di sangue, il 20-21 per cento in città dove si stanno facendo test a tappeto (Bergamo ha più persone con anticorpi di Londra e New York). Perché tutte queste differenze?

Nei test fatti in Valle Seriana le persone scelte per fare questi test dovevano avere fra i 18 e i 64 anni e dovevano aver avuto un contatto con una persona infetta, quindi la probabilità di risultare positivi al Covid e di aver sviluppato gli anticorpi era molto più alta. Invece i test che si stanno facendo nel Comune di Bergamo sono aperti a tutti: quindi sono più rappresentativi della popolazione, un campione più attendibile. È più giusto procedere in questo modo, per fare delle considerazioni soprattutto a livello statistico.

Quando avremo un dato realmente rappresentativo e con test uniformi della nostra provincia?

Purtroppo forse non l’avremo perché i test andrebbero fatti a tutti per avere questo dato. Ma in realtà stiamo vedendo che anche persone che hanno avuto dei sintomi veramente importanti hanno gli anticorpi negativi. Quindi in realtà non conosciamo ancora abbastanza questa malattia e come risponde l’organismo a questo virus. Purtroppo ci sono ancora troppi punti interrogativi.