93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
Giovedì
3
Luglio

Building Puppets in a fuked-up word

Al museo del Burattino un'esposizione dedicata a Ilaria Commisso, visitabile fino al 27 settembre. Non è solo una mostra di figure animate, ma un atto critico e poetico, un tentativo di ridare forma a un mondo disgregato.

In un mondo che pare vacillare sotto il peso della complessità e della disillusione, costruire pupazzi può sembrare un gesto marginale, quasi inutile. Eppure, è proprio in questo atto semplice che si rivela una forza inattesa: la capacità di resistere al caos attraverso la creazione. Quando il linguaggio fatica a dire il presente, agire, giocare, prendersi cura delle cose diventa un modo concreto per abitare il tempo.

Building puppets in a fuked-up world, progetto espositivo del Museo del Burattino dedicato all’artista Ilaria Comisso, nasce da questa intuizione. Non è solo una mostra di figure animate, ma un atto critico e poetico, un tentativo di ridare forma a un mondo disgregato. Ogni pupazzo esposto è un microcosmo, portatore di realtà complesse, stratificate.

La mostra si articola in cinque isole tematiche — Burattini a guanto, Pupazzi da braccio, Pupazzi portati, Marionette da tavolo, Marionette — che diventano ambienti narrativi, soglie tra il visibile e l’invisibile. Per Comisso, il difetto non è da correggere: è apertura, tensione vitale. Le sue creature, imperfette e inquietanti, non cercano la perfezione, ma l’autenticità. Nascono da un dialogo profondo con registi, storie, materiali.

Oggetti animati e rituali, questi pupazzi parlano con il proprio corpo e aprono spazi per percepire, sentire, riconnettersi. In un tempo che esige efficienza e controllo, la mostra reclama il diritto alla fragilità e all’inafferrabile. Un gesto piccolo, forse. Ma necessario.

Ilaria Commisso (1982) si diploma in Illustrazione presso la Scuola del Fumetto di Milano. Dopo un primo periodo dedicato al disegno, si avvicina alla scultura, attratta dalla dimensione tridimensionale e dalla maggiore fisicità del lavoro manuale. L’interesse per la figura umana la porta naturalmente verso la creazione di personaggi. Nel 2006 inizia a lavorare come character designer, costruttrice e animatrice per la stop motion. Nello stesso periodo frequenta la Scuola per Burattinai di Cervia, dove incontra Natale Panaro. Segue un periodo formativo biennale presso la sua bottega, durante il quale apprende le tecniche tradizionali di costruzione teatrale, tra cui la realizzazione di maschere e la scultura in legno. Da allora lavora come freelance in ambiti trasversali: dalla stop motion al teatro, dalla pubblicità alla scenografia. Collabora con produzioni teatrali, occupandosi di costumi, maschere, pupazzi, oggetti di scena, installazioni e opere su commissione per mostre e collezionisti.

Allestimento a cura di: Luca Loglio e Sergio Ravasio
Con il patrocinio e il sostegno di: Ministero della Cultura; Regione Lombardia; Camera di Commercio di Bergamo;
Con il patrocinio di: Provincia di Bergamo

Informazioni

Prezzo: gratuito

Contatti

Telefono: 035.225291
Email: [email protected]

VISITA IL SITO

Data e Ora

Inizio: giovedì 3 luglio 2025 17:30

Fine: sabato 27 settembre 2025 19:00

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Luogo
Museo del Burattino

Bergamo, in via Tasso 8