Lucide Geometrie
Approcciando l’opera di Querci ci si affaccia sull’orlo di un paradosso radicale: quello di un visibile che tende a disfarsi in purezza, di una forma che non rappresenta ma accade come se l’opera fosse una fenditura temporale nella quale la materia stessa.

Il 55 ART PRIVÉ presenta Lucide Geometrie, personale di Bruno Querci, tra i protagonisti più rigorosi e coerenti della pittura astratta contemporanea. L’esposizione, a cura di Giuseppe Simone Modeo, inaugura sabato 24 maggio 2025 alle ore 18.30 e rimarrà aperta al pubblico fino al 29 giugno 2025.
La mostra riunisce una selezione di opere recenti e una serie di lavori inediti, realizzati appositamente per gli spazi della galleria. Le opere site-specific instaurano un dialogo diretto con l’architettura del luogo, valorizzandone proporzioni e luminosità, in un’ottica relazionale che caratterizza la ricerca di Querci. Ogni superficie diventa così un campo di confronto tra forma, spazio e pensiero.
Il progetto di allestimento e la grafica della mostra sono stati sviluppati in collaborazione con gli studenti del corso di Architettura d’Interni e Design dell’Accademia di Belle Arti di Sanremo – sede di Milano, nell’ambito della disciplina Progettazione di Allestimenti. L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità concreta di formazione e sperimentazione, favorendo il dialogo tra ambito accademico e sistema dell’arte contemporanea.
Nota critica del curatore, Giuseppe Simone Modeo:
“Approcciando l’opera di Bruno Querci, ci si affaccia sull’orlo di un paradosso radicale: quello di un visibile che tende a disfarsi in purezza, di una forma che non rappresenta, ma accade, come se l’opera fosse una fenditura temporale nella quale la materia stessa si organizza per farsi epifania di se stessa.”
Dominata dai toni essenziali del bianco e nero, la pittura di Querci non si limita a rappresentare, ma si configura come campo energetico, tensione percettiva e atto mentale. Le sue superfici non sono meri supporti, ma luoghi di attraversamento, esperienze visive che interpellano direttamente lo spettatore.
“Querci non dipinge oggetti o concetti ma campi energetici. Le sue superfici sono saturate di una vibrazione che non è retinica ma cerebrale. L’osservatore non ‘vede’ le opere: le visita, vi entra, vi si perde e si ritrova.”
Il titolo Lucide Geometrie suggerisce un duplice registro: la lucidità come chiarezza luminosa, ma anche come pensiero affilato e consapevole. La geometria, nella pittura di Querci, non impone vincoli, ma diventa dispositivo evocativo: misura l’energia, apre lo spazio alla dimensione dell’infinito e ne svela la struttura profonda. Ne deriva una visione che è al tempo stesso intima e cosmica, concreta e metafisica.
Orari di apertura
da venerdì a domenica dalle 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30