Un percorso in nove tappe tra storie di luci e suoni: Lumen accende la Bergamo romana.
L’antica Bergomum è una città che ha ancora tanti segreti da svelare. Al calar del sole, nelle sere dal 2 al 5 maggio, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo accende Lumen, un’esperienza da vivere nella notte, quando ad aprire le porte sono alcuni dei luoghi più antichi e misteriosi, ma difficilmente accessibili, che custodiscono la sua memoria.
L’arte contemporanea fa battere di nuovo il cuore della città antica, tessendo storie di luci e di suoni che ci guidano sotto e sopra la pelle della città. Nell’area di Piazza Vecchia, Skin innesca il cortocircuito tra la Bergamo di oggi e la storia di Bergomum, disegnando tra i vicoli di Città Alta un percorso lungo tre millenni alla scoperta delle nostre radici.
Skin è una lenta pulsazione organica rinchiusa in una trappola di rigorosa geometria, un’opera site specific ideata da Studio Antimateria e prodotta da MIDI-Motori Digitali come nuovo punto di riferimento da cui partire alla scoperta dei luoghi fondanti della Bergomum che fu.
Il percorso si irradia tutto intorno, tra 8 tappe tutte raggiungibili a piedi in pochi minuti. Cerca gli elementi luminosi che ti guideranno lungo l’itinerario e a ogni tappa una guida ti accompagnerà alla scoperta di un tassello della storia di Bergamo: i 40 anni di scavi nell’archeoracconto della Bergamo romana della mostra «Bergomum.Un colle che divenne città» al Palazzo della Ragione; la discesa, strato dopo strato, dalla città del Rinascimento all’epoca romana, nel museo immersivo del Tesoro della Cattedrale; il viaggio dentro il foro romano nell’area archeologica del palazzo dl Podestà; le torri di carta di San Michele all’Arco che svettano verso la ‘battaglia in cielo’ affrescata sulla cupola; lo spaccato millenario dal V secolo a.C. fino all’Ottocento nell’Area Archeologica di Vicolo Aquila Nera; 263 scalini per conquistare la cima della torre medievale del Gombito e godere di un panorama mozzafiato; un viaggio nel tempo sulle tracce di Celti, Romani e Longobardi al Civico Museo Archeologico; dentro le viscere delle mura veneziane scoprendo la Cannoniera di San Giovanni, gioiello del Patrimonio Unesco.