L'occhio del pittore è un occhio tutto rosso
Traffic Gallery è felice di ospitare nei propri spazi la mostra collettiva dedicata alle ricerche degli artisti Juan Carlos Ceci, Anna Marzuttini, Francesco Pedrini e Ettore Pinelli. Che cosa è l’occhio del pittore? Come funziona un occhio in pittura?

Che cosa è l’occhio del pittore? Come funziona un occhio in pittura?
“Noi germogliamo. Mi sembra, quando ridiscende la notte, che non dipingerò e che mai ho dipinto” Paul Klee.
Il rapporto prepittorico tra pittore e quadro è talvolta un rapporto catastrofico, un caos iridato, una notte insonne, e quando al mattino l’occhio stanco è tutto rosso, il sole penetra piano e come un amico lontano riscalda la pigrizia, la feconda. Noi germogliamo. Al mattino, l’indomani, lentamente appaiono le basi geologiche, si fissano gli strati, la mente disegna lo scheletro pietroso.
Quattro artisti di provenienze e generazioni diverse ci regaleranno i loro “occhi rossi”, le loro creazioni, le loro “catastrofi”, tra pitture su tela e-o legno, carboncini, ceramiche e ritratti. Per Deleuze l’atto stesso del dipingere è un atto catastrofico e i pittori non fanno altro che dipingere una sola cosa, l’inizio del mondo.
Per Francesco Pedrini l’inizio del mondo è un TORNADO tra le nuvole. Per Ettore Pinelli la catastrofe ha le sembianze di un GORILLA. Anna Marzuttini fissa invece il suo sguardo al terreno tra innesti, corpi estranei e ZONE DI INTERSCAMBIO. Juan Carlos Ceci in fine volge lo sguardo verso l’alto, e nell’atto del germogliare, cerca di comprendere l’origine del mondo nascosta tra corpi celesti e DISPOSITIVI INTERGALATTICI.
All’interno della mostra collettiva comparirà anche un ritratto realizzato da Juan Carlos Ceci. Un lavoro che riprende l’antica e secolare tradizione del ritratto in pittura e sul quale - per volontà dell’artista stesso - non possiamo rivelare altro.