La magia della neve
Fino al 30 ottobre sarà possibile ammirare allo spazio Casa Matteo la personale dell’artista bergamasco Gianfranco Uristani.

Gianfranco Uristani in questa personale ci fa sognare ad occhi aperti grazie a un mondo fiabesco dove tutto è coperto di neve. Candida, leggera, ovattata e soffice, la neve si appoggia come una coperta su ogni cosa, ogni strada, ogni figura e ogni albero, un tema tanto amato dall’artista che lo rende spesso protagonista delle sue tele. “La neve mi offre sempre una grande emozione – rivela l’artista a Franca Pezzoli - una sensazione di pace che si propaga in un mondo ovattato. Le nevicate notturne sono le mie preferite. Questi dipinti mi escono dal cuore, dai ricordi, mi danno sensazioni uniche: mentre dipingo provo sensazioni e magie che vorrei donare a tutti attraverso le mie tele. Sono in quei momenti che nascono le mie poesie”. La mostra proporrà una ventina di opere, tutte nevicate: una raccolta che permetterà di indagare l’animo molto sensibile dell’artista, un poeta che incornicia la sua arte come un dono e un invito per lo spettatore a godere della stessa emozione impressa nel dipinto. Location dell’esposizione, inaugurata ufficialmente il 30 settembre alla presenza dell’artista e della critica d’arte Sandra Nava, sarà la nuova sede dell’associazione culturale Casa Matteo in via Bì e Cardas a Fino del Monte.
Gianfranco Uristani nasce a Gorlago, in provincia di Bergamo, nel maggio del 1949 e vive e lavora a Torre Boldone. Negli anni Settanta sviluppa una ricerca pittorica che, dieci anni dopo, lo porta alle prime esposizioni pubbliche. Innumerevoli sono i premi che l’artista ha ricevuto dalla critica, oltre ai consensi di un pubblico ampio. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italie e all’estero. Nel 2015, l’associazione culturale Casa Matteo ha festeggiato con “La casa e l’albero” i primi 25 anni di esposizioni e la continua ricerca del pittore: dal 1990 l’artista bergamasco dipinge, offre e racconta infatti il suo grande amore per la natura.