Ἀλήθεια.2025 – Svelamento
In programma una mostra site-specific di Renata Petti, curata da Stefano Taccone. Il corpo dell'artista e la sua identità si mescolano e si ricombinano, come a suggerire una continuità tra specie.

Il corpo dell’artista, ed il suo io stesso, si desoggettivizza non solo facendosi archetipo di un soggetto comune, ma (ri)combinandosi in svariate soluzioni, con immagini di altri animali – spesso in via di estinzione - e di piante, come a suggerire una neanche troppo sotterranea continuità tra le specie, quel rapporto la cui consapevolezza dovrebbe sempre configurarsi come un monito, addirittura un freno, affinché l’essere umano non agisca sconsideratamente, eppure – chissà perché -, almeno entro la sfera dei modi di vita occidentali – di origine – e dalla rivoluzione industriale in poi, questo sembra avvenire molto difficilmente.
Ἀλήθεια dunque, ma nella consapevolezza che, nell’attuale regime della visione, la realtà è velata non più in quanto meramente schermata, bensì, al contrario, - ce lo insegna Jean Baudrillard –, valorizzandola ad un grado di perfezione visiva tale da renderla invisibile. La scelta di astrarre, allontanare, attraverso effetti di dinamismo e sfocatura, doppie esposizioni, sfasature dimensionali, inversioni cromatiche del negativo ed altri mille espedienti – tutti però sempre e rigorosamente perseguiti senza ricorrere al digitale -, oltre che il restare rigorosamente entro una scala di grigi, significa appunto non confondere il senso della verità con lo l’ottusa datità dell’iperreale, suggerendo un percepire ulteriore, un lambire i territori dell’immaginato che trascende i sensi, del mentale.
Le aperture della mostra si effettueranno su appuntamento scrivendo ai contatti indicati.