Cappuccetti Matti
Lo spettacolo nasce da tre piccoli tesori di Gianni Rodari: "A sbagliare le storie" delle Favole al telefono e tre capitoli della Grammatica della Fantasia quali "Cappuccetto Rosso in elicottero", "Le fiabe a rovescio" e "A sbagliare le storie".

Da Rodari siamo partiti per mettere sotto la lente teatrale del divertimento e dell’ironia proprio Cappuccetto Rosso, fiaba alla cui riscrittura molti altri autori si sono cimentati.
E grazie a queste suggestioni, unite al sempre divertente gioco del teatro nel teatro, si sviluppa il nostro Cappuccetti Matti. Una sorta di "esercizi di stile" a cui uniamo il "fregolismo" necessario agli interpreti per passare da un Cappuccetto all’altro: classico, inglese, razzo, tonto, pazzo, digitale, killer e altri ancora… fino all’esaurimento fisico degli attori!
Naturalmente i coprotagonisti della storia, lupo, mamma, nonna e cacciatore dovranno adeguarsi alle trasformazioni della protagonista.
Perché presentare innumerevoli sfaccettature di un personaggio così classico? Per divertirsi, naturalmente! E perché crediamo sia sempre più necessario proporre a bambini e ragazzi, e agli adulti che li accompagnano a teatro, una sana dose di "apertura mentale": disponibilità ad un pensiero libero e creativo, grazie a un teatro che davvero possa stimolare e arricchire adulti e bambini.
O come diceva Rodari: "I bambini non giocano piĂą tanto con Cappuccetto Rosso, quanto con se stessi: si sfidano ad affrontare la libertĂ senza paura, ad assumersi rischiose responsabilitĂ ".
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progetto e regia Tiziano Manzini
con Giulia Manzini e Flavio Panteghini
costumi Emanuela Palazzi
luci Paolo Fogliato
durata 50 minuti