Donizetti Opera
Torna nei teatri della "città di Gaetano Donizetti" il Festival internazionale dedicato al celebre compositore bergamasco, dal 14 al 30 novembre. L’edizione 2025 è la prima firmata da Riccardo Frizza nella doppia veste di direttore artistico e musicale.

L’edizione 2025 del Donizetti Opera è la prima firmata da Riccardo Frizza nella doppia veste di direttore artistico e musicale, e presenta per tre weekend consecutivi quattro titoli proposti in tre nuovi allestimenti: al Teatro Donizetti in scena Caterina Cornaro, in prima moderna, con l’intero testo poetico musicato da Donizetti e il finale secondo la volontà del compositore, e Il furioso nell’isola di S. Domingo nella versione integrale della partitura del 1833; al Teatro Sociale, in Città Alta, è presentato il dittico formato dagli atti unici Il campanello, nella versione del 1837, e Deux hommes et une femme nella versione originale francese.
Le trame paiono variazioni su un unico tema: il matrimonio. In Caterina Cornaro la protagonista vorrebbe stringerlo con l’amato, ma ragioni politiche, dure fino al ricatto, la obbligano a un’unione d’altro tipo. Una moglie fedifraga e sprezzante ha fatto smarrire il senno al Furioso che impazza nell’isola di S. Domingo. Le fantasiose trovate di un ex della sposa, nel Campanello, impediscono al neo-coniuge di trascorrere con lei la prima notte di nozze. In Deux hommes un marito redivivo e il nuovo sposino fanno a gara per sbarazzarsi di une femme troppo volitiva e perfino manesca.
Donizetti Opera
Dal 2015 al 2025, il Donizetti Opera ha attraversato undici edizioni, mettendo al centro Gaetano Donizetti e la sua musica, con coraggio, visione, riscoperte, studio, ricerca, coinvolgimento del pubblico, superamento dei confini tradizionali e riconoscimenti della critica nazionale e internazionale.
Fin dall’inizio il Festival ha oltrepassato le pareti del teatro per entrare nella città, spostandosi anche al Teatro Sociale durante il restauro del Donizetti, e già dal 2015 occupando piazze, palazzi storici, scuole, chiese, club notturni, centri sociali, negozi, l’aeroporto, raggiungendo anche le persone del carcere, degli ospedali e delle RSA. Sempre con l’intento di raccontare quanto la musica di Gaetano possa attraversare i confini.