A Gandino, ritorna la «Raggiera del Triduo» in occasione delle giornate quaresimali dedicate ai defunti.
A partire da sabato 16 fino a lunedì 18 marzo, torna a splendere a Gandino la maestosa «Raggiera del Triduo», capolavoro settecentesco che connota le giornate quaresimali dedicate ai defunti.
E’ un momento liturigico particolarmente sentito dalla comunità, che nei secoli ha sedimentato un’espressione di fede diffusa in Valle Seriana e che a Gandino vive una suggestione di grande impatto.
A caratterizzare l’allestimento sarà la grande Raggiera che si erge dietro l’altare maggiore. Fu realizzata dalla bottega Caniana fra il 1788 ed il 1791, dopo che quella creata nel 1777 a Donato Andrea Fantoni fu ritenuta poco consona dai commitenti gandinesi. L’enorme incastellatura tocca i 12 metri di altezza e vede il Santissimo coronato da raggi con vetri policromi illuminati da lampadine elettriche (un tempo lumini) secondo un’iconografia che richiama la visione dantesca di Dio.
Le celebrazioni iniziano sabato 16 marzo. A presiedere celebrazioni e riflessioni sul tema «Trasfigurati nel Risorto» sarà don Giambattista Boffi, parroco di S.Luica in Bergamo.
Lunedì 18 marzo, alle 10,30, la concelebrazione in Basilica riunirà sacerdoti nativi, del Vicariato e che hanno prestato servizio a Gandino.
Domenica e lunedì, alle 15, sono in programma le solenni funzioni pomeridiane, accompagnate (come le messe) dalla Corale Luigi Canali.
Lunedì le scuole materna e primaria di Gandino, nonché numerose aziende, saranno chiuse.
Il Museo della Basilica nel fine settimana sarà aperto per visite guidate dalle 14,30 alle 19 (ultimo ingresso alle 18).