Ribellarsi. La sfida di un’ecologia umana
Per «Produzioni Ininterrotte», il festival dedicato alla letteratura del lavoro, ospite Giulio Dellavite con un libro riflessivo.

La storia insegna che ogni ribellione è il desiderio ardito di detronizzare i tiranni che opprimono. Ri-bellarsi, per me, è avere voglia di “tornare al bello”. Per essere di nuovo belli, “ri-belli” appunto, è necessario partire da qui. Con questo proposito Giulio Dellavite torna alla scrittura completando idealmente il percorso iniziato con il suo primo precedente, Se ne ride chi abita i cieli. E lo fa concentrando lo sguardo all’interno del nostro corpo, poiché si è reso conto di come ci sia bisogno di “un’ecologia umana integrale”, di fatto una “ego-logia”, per combattere l’inquinamento interiore, che ci opprime, ci rende infelici o ci fa perdere la strada.
Nasce così un viaggio dentro se stessi, per un’ecologia della propria testa, della pancia, delle mani, del passo che ogni scelta fa fare, da cui emerge il bisogno di ripensare la struttura societaria quotidiana fatta di famiglia e di team, di coppie e di single, di affetti e lavoro, di sogni e paure, di progetti e fallimenti, di opportunità e criticità, di amore e di odio.
L’esperienza drammatica della pandemia ci ha fatto mancare il fiato, perciò serve la voglia e il coraggio di “tornare al bello”.
In questo libro ci prova una donna, distinta e brillante, che riflette e pone domande. Ci troviamo sulla carrozza di un treno dove, fermata dopo fermata, salgono a bordo le personificazioni delle nostre parti del corpo. Ecco allora la famiglia del Signor Testa, con la madre Bocca e i tre figli Vista, Udito, Naso; poi la pancia (Progetto Atletico New-Educational: Calcio Incontro & Agonismo) che con la sua complessità energetica si presenta come una squadra di calcio con i suoi undici giocatori: Cuore, che è il capitano, i due Polmoni, i due Reni, poi Stomaco, Milza, Fegato, Intestino, Ombelico e Pudenda. Salgono quindi le mani, Dexter e Sinny, una coppia felice grazie al loro tenersi e mantenersi, supportarsi e sopportarsi. Per ultimo, la nostra protagonista incontra un single, il piede, nei panni del signor Passo, perché si può fare solo un passo per volta.
Da questa intensa catena di incontri, scambi e dialoghi nasce un libro “spiritoso”, nel duplice senso di divertente e spirituale. Non ci resta quindi che metterci comodi e seguire l’autore in questo viaggio alla scoperta del nostro corpo, perché “fidarsi è bene, ma ribellarsi è meglio”.
Jacopo Ibello
E’ nato nel 1971 a Romano di Lombardia, Bergamo. Ha compiuto la sua formazione e gli studi teologici nel Seminario Vescovile “Giovanni XXIIII” di Bergamo. È stato ordinato sacerdote nel 1996. Dopo aver svolto alcuni anni di ministero parrocchiale, nel 2000 è inviato a Roma per completare gli studi in Diritto Canonico alla Pontificia Università Gregoriana (gestita dai Gesuiti), dove nel 2006 consegue il dottorato in Diritto Canonico applicando le teorie della leadership al governo della Chiesa nel rapporto tra autorità e autorevolezza. Nel frattempo nel 2002 è chiamato al servizio in Santa Sede presso la Congregazione per i Vescovi come segretario del Prefetto, il Cardinale Giovanni Battista Re. Nel 2012 torna a Bergamo per assumere il ruolo di Segretario Generale della Curia e Addetto stampa, incarichi che ricopre fino ad agosto 2023 quando a seguito della riforma della Curia viene nominato Delegato Vescovile per le relazioni istituzionali, i rapporti esterni e gli eventi diocesani, mantenendo la responsabilità dell’ufficio stampa come portavoce della diocesi e del vescovo.
È delegato anche per il Giubileo 2025. È autore di pubblicazioni di Diritto Canonico come “Munus Pascendi: autorità e autorevolezza. Leadership e tutela dei diritti dei fedeli nel procedimento di preparazione di un atto amministrativo” (Ed. Pontificia Università Gregoriana 2007 e Treves 2011); e “All’angelo della Chiesa scrivi... Autorità e autorevolezza nella Chiesa” (Avagliano Ed. 2008). Ha edito poi 4 volumi con Mondadori. Nel 2011 “Benvenuti al ballo della vita” commento laico culturale al Vangelo. Nel 2019 il saggio romanzato “Se ne ride chi abita i cieli – L’abate e il manager: lezioni di leadership tra le mura di un monastero”. Nel 2021 “Ribellarsi: la sfida di un’ecologia umana” e nel 2023 “Elogio della normalità: riscoprire il divino nella vita di tutti i giorni” che ha vinto il premio letterario internazionale Semeria a San Remo per la saggistica. Tiene un seminario di “Etica del business” presso il master in business administration della School of economics della LUISS a Roma. Presso la LUM (Libera Università del Mediterraneo) a Milano, inoltre insegna diplomazia vaticana al master di geopolitica e dal 2024 è Direttore scientifico del master “Stategic affairs e gestione delle relazioni tra privati e pubblica amministrazione”.
Propone corsi di formazione e motivazione a professionisti e aziende. È inoltre autore di vari articoli per riviste e giornali. Dal 2024 ha una rubrica fissa (il confessionale) ogni domenica su “Il giornale” di Montanelli. È presente sui social con le sue riflessioni e proponendo settimanalmente la sua omelia. Dal 2012 conduce su Seilatv – emittente locale – una trasmissione settimanale di commento al Vangelo. È parroco alla Madonna del Bosco nella periferia di Bergamo (Valle d’Astino).