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Sabato
16
Marzo

La necropoli di età romana di Lovere: una comunità sulle sponde del Sebino

All'Accademia Tadini la presentazione del volume di Maria Fortunati in occasione della mostra "Lovere romana. Dal tesoro alla necropoli". L'opera è dedicata alla memoria di Gino Angelico Scalzi e Filippo Maria Gambari.

EVENTO CONCLUSO

Verrà presentato sabato 16 marzo, presso la Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini di Lovere, il volume “La necropoli di età romana di Lovere - Una comunità sulle sponde del Sebino”, a cura di Maria Fortunati, già funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia. La pubblicazione nasce dalla collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e del Comune di Lovere ed è stata realizzata grazie al patrocinio e al contributo del Consiglio regionale della Lombardia e al contributo del Comune di Lovere.

L’opera è dedicata alla memoria di don Gino Angelico Scalzi, Soprintendente a vita dell’Accademia di Belle Arti Tadini e Ispettore Onorario della Soprintendenza e di Filippo Maria Gambari, Soprintendente archeologo della Lombardia. Nella pubblicazione, la curatrice Maria Fortunati ha raccolto il contributo e le preziose competenze scientifiche di circa cinquanta studiosi in una poderosa opera corale con un intento scientifico e divulgativo allo stesso tempo: «Il nostro obiettivo è stato quello di far conoscere, ricostruire e, in un certo senso, far rivivere la storia della comunità loverese di duemila anni fa attraverso la grande necropoli», spiega la curatrice.

Grazie agli studi presentati in questo volume, si delinea un quadro particolarmente interessante di Lovere in età romana, connotata dal substrato camuno, più evidente soprattutto nelle prime fasi, si caratterizza per un’economia vivace, forse dotata di ateliers in situ dediti alla lavorazione dei metalli, in particolare di monili in argento, con incisori che svolgevano l’attività sul posto. Gli scambi commerciali spaziano dalla Valle Camonica, di cui Lovere rappresenta il naturale sbocco sul lago, al bergamasco ma anche all’area trento-atesina, veneta, padana e, oltralpe, in particolare alla Rezia, al Norico e alla Pannonia. La posizione chiave di Lovere, città lacustre sul Sebino, alla confluenza delle strade provenienti dalla Valle Camonica, dalle Valli Seriana e di Scalve e dalla Valle Cavallina, da Bergamo nonché dai siti della pianura bresciana, da qui i collegamenti con Brescia, Bergamo, Milano e Cremona, ha determinato la crescita di un polo culturale dotato di un’economia aperta e attiva nei primi secoli dell’età imperiale per poi assumere una potenziale connotazione di presidio militare, con probabilità in epoca tardo romana.

Il volume, che si compone di 644 pagine, sarà disponibile gratuitamente in versione digitale e sarà scaricabile presso i siti web del Comune di Lovere e dell’editore. Nella versione digitale saranno pubblicati il catalogo completo dei reperti e delle strutture tombali rinvenute negli anni 1957, 1973, 1996 e 2015 nonché alcuni contributi quali il catalogo complessivo delle monete, il saggio integrale sulla topografia cristiana di Lovere, gli studi relativi agli ossi lavorati, agli apprestamenti tombali e alla ricostruzione dei rituali funebri di età romana che, per motivi di spazio, non sono stati inseriti nel volume.

Contatti

Email: [email protected]

Organizzatore

Data e Ora

Inizio: sabato 16 marzo 2024 17:00

Fine: sabato 16 marzo 2024 19:00

Giorni di apertura
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Documenti

Locandina

Luogo
Accademia Tadini

Lovere, via Tadini 40