Ogni mattina a Jenin
Per la 20esima edizione del festival teatrolettura «Fiato ai Libri», appuntamento con il libro di Susan Abulhawa.
«Yehya cercò di calcolare il numero di generazioni che erano vissute e morte nel villaggio e arrivò a quaranta. Quaranta generazioni di vite ora spezzate. Quaranta generazioni di nascite a funerali, di matrimoni e danze, di preghiere e ginocchia sbucciate. Quaranta generazioni di cucina, duro lavoro e ozio, di amicizie, di pioggia e corteggiamenti. Tutto spazzato via dal concetto di diritto acquisito di un altro popolo. Gli anziani di ‘Ain Hod sarebbero morti profughi nel campo, lasciando ai loro eredi le grosse chiavi di ferro delle dimore avite, i friabili atti catastali compilati dagli ottomani, i propri ricordi e l’amore per la terra, e l’impavida volontà di non permettere che lo spirito di quaranta generazioni restasse intrappolato in quel complotto di ladri.»
Voce narrante: Maria Pilar Pérez Aspa (Zaragoza/Milano)
Accompagnamento musicale a cura del Gruppo Rebis (Genova)
Canto: Alessandra Ravizza
Chitarra: Andrea Megliola
Violoncello: Salah Namek
Con una breve introduzione di Arianna Tondi, docente di Cultura dei Paesi Arabi presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere dell’Università di Bergamo
Al chiuso: Auditorium Sant’Andrea (via Castello)
