Re Magi a Casnigo
Lunedì 5 e martedì 6 gennaio si rinnova la tradizione dei Re Magi, legata al Santuario della Ss. Trinità e al centro storico del paese della Val Gandino.
“Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia”. Le parole dell’evangelista Matteo narrano il cammino e lo stupore dei Re Magi al cospetto di Gesù, il Dio fatto uomo. Sentimenti che si rinnovano anche quest’anno a Casnigo, dove lunedì 5 e martedì 6 gennaio si rinnova la tradizione dei Re Magi, legata al Santuario della Ss.Trinità e al centro storico del paese della Val Gandino. Un rituale che unisce fede e tradizione popolare e che risale addirittura a più di cinquecento anni fa. Al di là del folklore evolutosi nel recente passato, la tradizione casnighese ha eguali in Lombardia soltanto a Milano e a Premana in Valtellina. Nel capoluogo lombardo la Basilica di Sant’Eustorgio custodisce le spoglie dei tre Re, che Eustorgio condusse da Costantinopoli alla basilica di Santa Tecla. Il Barbarossa nel 1162 trafugò le reliquie portandole a Colonia, ma esse furono restituite (almeno in parte) nel 1904.
A Casnigo il fulcro dei festeggiamenti è l’antico Santuario della Ss.Trinità, gioiello romano-gotico posto a monte dell’abitato, dove, sotto le volte del grande Giudizio Universale affrescato dai Baschenis, si conservano un gruppo scultoreo di terracotta dedicato ai Magi ed alcune reliquie, arrivate a Casnigo agli inizi del ‘600, grazie all’agostiniano Agostino Bonandrini (ricordato anche da Donato Calvi nella sua “Effemeride sacro-profana”) oppure al cappuccino Ignazio Imberti. Nel gruppo scultoreo c’è una statuetta con incarnato di colore, che ispira da secoli la leggenda della “Re Magia Nigra” (al femminile), castigatrice di bimbi non buoni.
“La sera della Vigilia dell’Epifania quando si farà buio, come per magia - spiegano i volontari dell’organizzazione - i Re Magi ricompariranno nel nostro paese per incontrare i bambini della Val Gandino e regalare loro suggestive emozioni. Sarà l’occasione per tutti i bimbi, da 0 a 9 anni compresi, di consegnare direttamente ai Magi la propria letterina con preghiere, desideri, richieste e speranze. Se nella letterina troverà spazio anche un disegno, i Magi la gradiranno ancora di più e ricambieranno con un piccolo dono, anticipo di quelli che porteranno durante la notte. Poi, come sono comparsi dal nulla, i Tre Re spariranno nel buio della notte, lasciando per tutto l’anno, davanti alla finestra della loro casa alla Ss.Trinità, una raccolta delle letterine ricevute in questa magica serata”.
La raccolta antologica delle letterine scritte negli ultimi decenni rappresenta uno spaccato di vita sociale ed è cartina tornasole del mutare dei tempi. A raccontare la tradizione casnighese c’è dal 2024 il docufilm “Re Mage a Casnic” realizzato dal videomaker seriano Diego Percassi e patrocinato dal Distretto de Le Cinque terre della Val Gandino. Il docufilm “Re Mage a Casnic” è disponibile online sul sito lecinqueterredellavalgandino.it, nella sezione “Tesori e tradizioni”.
Lunedì 5 gennaio le celebrazioni si apriranno alle 17.30 con la messa al Santuario della Ss.Trinità seguita alle 18.30 dalla comparsa dei Magi sul sagrato, con un breve dialogo in stretto dialetto locale. Alle 18.50 si formerà il corteo verso il paese, accolto nella ex chiesa di Santo Spirito dove si rievocherà l’incontro con Re Erode. Seguirà la visita alla Sacra Famiglia nel Borgo Antico, quest’anno nuovamente allestito nel cortile affrescato del Suffragio vicino alla chiesa di San Giovanni Battista. In caso di forte maltempo, al Santuario della SS. Trinità ci sarà solo la S. Messa e la manifestazione con i Re Magi inizierà alle ore 20,00 presso la ex Chiesa di S. Spirito, con l’omaggio alla Natività trasferito in chiesa alle 21.
Martedì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, nuovo appuntamento alle 10.30 alla Ss.Trinità (anche in caso di maltempo). “A conclusione delle festività natalizie viene offerta ai bambini della Val Gandino l‘opportunità di diventare, a loro volta, portatori di felicità. Potranno portare dolci ed alimenti non deperibili o un’offerta in denaro, in busta chiusa, da offrire ai Magi affinché, a loro volta, li donino ad altri bimbi più bisognosi. In cambio ogni fanciullo riceverà un’arancia, in ricordo dei doni che anticamente i Magi distribuivano e che era tradizione consumare sul muretto del piazzale del Santuario”.
Le iniziative sono curate da Oratorio Parrocchiale, Gruppo Peter Pan Oratorio Casnigo, Associazione Culturale Santo Spirito e Assogenitori, con la partecipazione dei bagheter di Casnigo e dei campanari Fabio Rinaldi di Gandino e Mattia Malzani di Palazzolo sull’Oglio.
