Mais Spinato in campo e in tavola
Il borgo medievale di Gandino in Val Seriana si trasforma in capitale del gusto e delle tradizioni con la diciottesima edizione de «I Giorni del Melgotto».

Dal 25 settembre al 5 ottobre il borgo medievale di Gandino in Val Seriana (Bg) si trasforma in capitale del gusto e delle tradizioni con la diciottesima edizione de “I Giorni del Melgotto”, organizzati dalla Comunità del Mais Spinato di Gandino. La manifestazione, nata per valorizzare l’antica varietà che per prima giunse in Lombardia nel 1632, propone due fine settimana con pranzi e cene a tema, visite guidate, eventi culturali, incontri tecnici e spettacoli musicali.
L’iniziativa si inserisce nel progetto “Tra Radici e Innovazione: la Val Gandino si racconta”, sostenuto da Regione Lombardia attraverso il bando Lombardia Style 2025. Un percorso che coinvolge i Comuni delle Cinque Terre della Val Gandino (Gandino, Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano S. Andrea), uniti per promuovere sport, cultura ed eccellenze enogastronomiche. Il territorio dei cinque comuni è riconosciuto come zona coltiva certificata De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine) a tutela della filiera del Mais Spinato.
Un prodotto di eccellenza
Il Mais Spinato di Gandino è una varietà altamente qualitativa ed organoletticamente pregiata della famiglia dei mais vitrei o semivitrei. Uno studio di Filippo Lussana, tuttora conservato nella Biblioteca Angelo Maj di Bergamo, certifica la coltivazione a Gandino, in località Clusven, nel 1632, nei terreni della famiglia Giovanelli, ricchi mercanti di pannilana di cui la Valle è da secoli produttrice.
Dal 2007 un progetto di rivalutazione locale in collaborazione con il Crea - Unità di Maiscoltura del Ministero dell’Agricoltura (a Bergamo dal 1926) sono rinate le coltivazioni, tutelate dalla De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine). I semi originali sono stati isolati nella Cascina Parecia, grazie ad un’antica pannocchia. Il Mais Spinato è tutelato come varietà agricola da conservazione ed i suoi semi sono conservarti nel Global Seed Vault, il deposito mondiale dei semi da salvare creato sotto i ghiacci delle isole Svalbard in Norvegia. Ad Expo Milano 2015 la Comunità del Mais Spinato di Gandino ha rappresentato l’Italia al Cluster Cereali e Tuberi. Dal 2016 il Mais Spinato di Gandino accompagna le degustazioni del Vino Brunello di Montalcino e nel 2017 ha connotato a Bergamo il tavolo del G7 Mondiale dell’Agricoltura.
Buon cibo e relazioni
“I Giorni del Melgotto - sottolinea Angelo Savoldelli, presidente della Comunità - non sono una semplice sagra, ma vogliono garantire un’esperienza immersiva nel contesto territoriale della Val Gandino, raccontandone tradizione e innovazione attraverso i prodotti di una filiera che negli anni ci ha visto protagonisti anche in contesti internazionali come Expo 2015. La Comunità del Mais Spinato di Gandino è sin dalle origini fra i promotori del manifesto Slow Mays, nato nell’ambito di Slow Food e firmato a Gandino nel 2023. Riunisce agricoltori custodi di varietà locali a impollinazione libera, sentinelle della biodiversità e della sovranità alimentare. Ad inizio agosto abbiamo organizzato il Raduno Nazionale nell’ambito de “Lo Spirito del Pianeta” a Piario. Di particolare importanza le collaborazioni istituzionali (Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Promoserio, Comune e Pro Loco di Gandino, Distretto de Le Cinque terre della Val Gandino) ma soprattutto l’interazione con la Comunità Magda, realtà socio-sanitaria per il recupero e l’assistenza alle persone colpite da disturbi psichici e disagio mentale”.
Il cuore della festa a Palazzo Zilioli
Fulcro della rassegna sarà ancora una volta Palazzo Zilioli, elegante dimora storica con annesso parco nel centro di Gandino, sede della Comunità Magda. I saloni dell’antica limonaia ospiteranno fino a 250 commensali, accolti con piatti tipici a base di Mais Spinato: dai camisocc (ravioli di grano saraceno e radicchio) agli arrosti, dalle tradizionali Spinate alla torta Melgococca, senza dimenticare la birra Scarlatta e una selezione di vini.
Nel parco secolare del palazzo sarà allestita un’area per aperitivi e degustazioni. Non mancheranno gli appuntamenti culturali: visite guidate alla Basilica e al Museo di Arte Sacra, oltre all’itinerario speciale del 4 ottobre alle 17.30 nel Convento delle Suore Orsoline, dove sono custodite la copia della Sindone realizzata nel progetto “Lino Val Gandino” e il saio reliquia di San Padre Pio.
Il programma prevede anche spettacoli musicali, come la serata dedicata al baghèt, antica cornamusa bergamasca, dal gruppo “Tèra de Baghècc” di Casnigo (27 settembre) e l’esibizione in costume tradizionale de “I Gioppini di Zanica” (4 ottobre). Spazio poi a mercato agricolo, incontri tecnici dedicati alla sostenibilità agricola, corso per orto biointensivo e bioattivo e tradizionale castagnata organizzata, nel pomeriggio del 5 ottobre, dal CAI Valgandino.
L’anteprima con il contest gastronomico
Ad aprire ufficialmente la rassegna sarà, giovedì 25 settembre, la cena di gala del contest “Reinventa il Mais Spinato di Gandino a tavola”. Una sfida culinaria promossa dalla Comunità del Mais Spinato di Gandino nell’ambito delle collaborazioni con il Festival Nazionale Cerealia e la rete “Pueblos del Maiz”che unisce Bergamo e Gandino a Tucson (Arizona), San Antonio (Texas) e Merida (Messico). Il contest è rivolto agli studenti degli istituti alberghieri e ad indirizzo alimentare della provincia di Bergamo, chiamati a ideare nuove ricette per ampliare il patrimonio gastronomico legato al Mais Spinato. Al Contest hanno aderito Fondazione ISB - Torre Boldone, Istituto Alberghiero Alfredo Sonzogni - Nembro, Azienda Bergamasca Formazione - sedi di Clusone e Bergamo, Istituto Superiore San Pellegrino - San Pellegrino Terme, Istituto Politecnico Fondazione Ikaros - Grumello del Monte.