Le radici del fare
In occasione dell'inaugurazione del Museo delle Arti e dei Mestieri tra saperi e sapori di Grone, un serie di appuntamenti dedicati alla memoria, al lavoro e all’identità di un territorio.
Gli eventi saranno suddivisi in quattro giorni. Di seguito, il programma:
Venerdì 5 dicembre: La prima giornata è interamente dedicata ai bambini, chiamati a diventare giovani custodi della memoria della loro comunità. Il laboratorio propone un’esperienza che va oltre la semplice attività creativa: è un vero e proprio primo incontro con la storia materiale del territorio. Guidati dall’esperienza di Sergio Castelletti e introdotti al racconto di “Ol poiàt”, i bambini scoprono la figura del carbonaio, un mestiere antico fatto di attenzione, pazienza, sorveglianza e conoscenze tramandate di generazione in generazione. Attraverso il racconto delle carbonaie, delle trasformazioni del legno e dell’importanza del carbone nella vita domestica e artigianale del passato, i più piccoli entrano in contatto con un mondo di gesti lenti e sapienti che oggi rischia di scomparire. Gli elaborati che realizzeranno, esposti poi durante la festa dell’8 dicembre, daranno forma visibile a questo passaggio di conoscenze, testimonianza concreta di come la memoria, per restare viva, abbia bisogno di mani nuove e occhi curiosi.
Sabato 6 dicembre: Giornata dedicata alla storia architettonica, civile e paesaggistica di Grone. Il convegno “Tre Torri: la storia della Comunità di Grone e delle sue frazioni”, che si terrà alle 16:00 presso il Palazzetto dello Sport, mette al centro gli edifici che nei secoli hanno definito l’identità del paese. Nel corso del pomeriggio studiosi, architetti e docenti offriranno una lettura approfondita del ruolo che questi edifici hanno avuto nella vita comunitaria: luoghi di difesa, punti di riferimento per l’organizzazione agricola, spazi di incontro e di lavoro. Il convegno approfondirà anche la storia delle cascine sparse, dei nuclei rurali, delle colonie elioterapiche dei Colli di San Fermo e del recente restauro del nuovo Museo delle Arti e dei Mestieri. La giornata di sabato diventa così un invito a guardare al territorio con uno sguardo consapevole, riconoscendo negli edifici non solo il loro valore storico, ma anche il loro ruolo nell’identità e nel futuro della comunità.
Domenica 7 dicembre: Un terzo giorno dedicato ad esplorare il legame profondo che unisce l’uomo al proprio ambiente naturale. Nel convegno “Acque, grotte e divinità: novità dalla grotta Altro Pianet” dedicato alla “via dell’acqua”, che si terrà alle 16:00 presso il Palazzetto dello Sport, studiosi, ricercatori e speleologi uniranno competenze scientifiche e racconti storici per descrivere come la natura abbia modellato i mestieri e le attività tradizionali delle genti di montagna. L’acqua sarà protagonista come elemento produttivo, simbolico e ambientale. La domenica si presenta quindi come un viaggio nella relazione tra natura e cultura, un intreccio in cui ogni mestiere nasce da un ambiente e ogni ambiente trova nel lavoro umano una forma di interpretazione.
Lunedì 8 dicembre: L’ultima giornata è interamente dedicata alla condivisione e alla celebrazione collettiva. Dalle prime ore del mattino il centro di Grone si anima con la fiera dei mestieri e i mercatini di Natale, che trasformano il paese in un grande spazio di incontro. Artigiani, espositori e figure legate ai mestieri della tradizione mostrano antiche tecniche, strumenti e gesti che raccontano la quotidianità dei secoli passati. I portali, i cortili e le vie diventano scenografie naturali per un’esposizione a cielo aperto che ricrea atmosfere rurali, profumi e suoni di un mondo che continua a vivere attraverso la memoria. Alle 10.30 si svolge l’inaugurazione ufficiale del Museo storico, momento centrale dell’intera manifestazione. La benedizione, gli interventi delle autorità e il taglio del nastro rappresentano la consegna simbolica del Museo alla comunità, un luogo destinato a custodire e valorizzare il patrimonio immateriale dei mestieri e della vita quotidiana. Subito dopo, il tour tra le Torri e i mestieri accompagna i visitatori alla scoperta di architetture, racconti e dimostrazioni, trasformando l’intero paese in un museo diffuso. Nel pomeriggio, i giochi antichi – come il pirlì e le soapbox – riportano alla luce la semplicità e la creatività con cui un tempo i bambini vivevano la strada come spazio di gioco e di libertà. L’atmosfera festiva è accentuata dalla presenza del Coro Alpini Valcavallina, dagli zampognari, dai punti ristoro presso la torre dell’oratorio e dallo showcooking di Via Sabotino, che aggiunge un tocco gastronomico legato alla tradizione locale. Lunedì diventa così il giorno della gioia condivisa, della comunità che si ritrova e celebra se stessa attraverso la memoria, la partecipazione e la convivialità.
L’evento è realizzato grazie al contributo del bando di Regione Lombardia “Lombardia Style”.
