Michela Podera e il Trio d’Archi Ensemble Locatelli

La Società del Quartetto di Bergamo, nella sua ormai ben più che ultra centenaria Storia ha, ovviamente e costantemente avuto “riguardo” per i musicisti della nostra terra, ma sempre con particolare moderazione e ponderatezza; perché la naturale propensione a mettere in evidenza compositori ed esecutori di origine bergamasca è sempre stata controbilanciata da una spiccata cautela musicale, mai propensa ai facili entusiasmi e/o giudizi affrettati.

D’altro canto è innegabile che il cosiddetto “bacino d’utenza” della SdQ (per la verità già piuttosto ampio sin dagli inizi del ‘900) si è via via velocemente ancor più allargato; dapprima alla musica italiana ed europea, per poi ampliarsi a quella di respiro mondiale; e gli orizzonti musicali della nostra Associazione sono ormai divenuti e riconosciuti globali (anche se, ovviamente, sempre … condizionati dai costi onerosi e, a volte, purtroppo e addirittura… insostenibili!).

Facciamo grazia al lettore dall’elencare qui i nominativi dei “Musicisti di casa nostra” che esordirono nelle passate Stagioni Concertistiche della nostra amata Società; non è questo il luogo!

Ma, limitandoci a quest’ultima 119ma Stagione 2023 (anno coincidente con l’attribuzione a Bergamo – unitamente a Brescia – del titolo di “Città italiana della Cultura”) troviamo: i pianisti Giovanni Colombo, Giorgio Lazzari e Fabiano Casanova; la violoncellista Caterina Isaia, il pluriancista Gianluigi Trovesi; e i quattro giovani artisti bergamaschi che suoneranno questa sera - Michela, Emilie, Jérémie e Thomas – che vogliono essere testimoni con la loro classe e il loro talento. 

Michela Podera, come i componenti del trio d’archi che suoneranno con lei, è figlia d’arte. Il padre è infatti uno stimato chitarrista e compositore bergamasco, docente da anni presso il Conservatorio e il liceo musicale della nostra città. Figlia unica, Michela si è così ritrovata a “respirare” musica ogni giorno, sin dai primi anni di vita.  Racconta la madre che sua figlia era ancora in fasce quando assisteva ai concerti tenuti dal padre e ai molti eventi artistici che lui organizzava come direttore artistico.Inizia prestissimo gli studi di pianoforte e subito dopo del flauto traverso che diventa l’amore della sua vita. È ancora una ragazzina quando vince l’audizione per far parte dell’Orchestra Sinfonica Giovanile della Svizzera Italiana che le offre l’opportunità, per due anni, di fare concerti di alto livello con giovani di tutto il mondo. Si aggiudica poi il primo premio in importanti concorsi solistici ed è invitata a suonare in diretta televisiva in programmi seguiti da più di un milione di spettatori. Si esibisce poi al Teatro alla Scala con l’Orchestra Giovanile di Caracas e il Sistema Europe Youth Orchestra e con altre orchestre di prestigio come i Solisti Veneti, diretti dal compianto maestro Claudio Scimone, trovandosi in seguito a condividere il palco con pianisti del calibro di Martha Argerich, le sorelle Katia e Marielle Labéque, Alexander Romanovsky e altri. È anche primo flauto nell’orchestra che registra il CD dedicato alle opere contemporanee di Alessandro Solbiati, in prima assoluta.Michela ha già all’attivo corpose pubblicazioni musicali e l’editing di vari volumi, grazie ai quali è stata invitata a presenziare alla presentazione presso il Palazzo del Quirinale di Roma.Nonostante la sua giovane età è già da tempo insegnante di flauto presso il Conservatorio.