Ai confini della Serenissima
In occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, l'ensemble Locatelli esplora la ricchezza della musica del periodo tra XVII e XVIII secolo, durante la dominazione veneziana di Bergamo.

Bergamo e Brescia sono state accomunate nei secoli da un destino a lungo condiviso con le sorti della Repubblica di Venezia. Le due città orobiche marcavano infatti le estremità del territorio della Serenissima a Ovest, territorio oltre il quale si avvicendarono nei secoli le dominazioni spagnole, francesi e austriache, senza tuttavia che la parte orientale della Lombardia venisse occupata, cosa che avverrà solamente in età Napoleonica.
La comunanza politica dei destini delle due Città produsse sicuramente dei punti di contatto anche nel panorama che le animò nel XVII e XVIII secolo, panorama a sua volta legato a doppio filo con quello della Repubblica Veneta.
Il programma “Ai confini della Serenissima” vuole esplorare la ricchezza della musica di quel periodo per portare nel tempo e nello spazio l’ascoltatore di oggi nell’antico territorio orobico, indissolubilmente permeato della celebre scuola veneta in cui il protagonista indiscusso fu certamente Antonio Vivaldi. L’importanza storica e l’ormai assidua frequenza nei programmi da concerto del Prete Rosso rende oggi finalmente merito al genio del grande compositore veneziano, mentre meritano di essere ancora esplorate e presentate al pubblico le opere di autori cosiddetti “minori” come Ferronati, Galuppi, Marini e Locatelli.
È tuttavia importante notare infatti come fossero questi compositori oggi negletti a costituire il substrato culturale delle Città in cui vivevano, dal momento che nei due capoluoghi orobici il grande Vivaldi non venne mai.
Il duplice obiettivo di questo concerto sarà quindi quello di presentare il meglio della grande scuola veneta, evidenziando il contributo e i frutti del lavoro dei compositori locali per rendere oggi giustizia dopo secoli di polvere e oblio.