Come perla
La Stagione di Ensemble Locatelli è l’unico appuntamento cittadino dedicato completamente alla valorizzazione del repertorio barocco su strumenti originali, e giunge nel 2023 alla sua quinta edizione.
Il progetto Stagione di Ensemble Locatelli è nato nel 2019 e ha visto aumentare nel corso degli anni il numero di concerti, la caratura degli ospiti e gli investimenti economici dell’Associazione Culturale Pietro Antonio Locatelli per sostenere questo percorso di crescita.
La Stagione 2023 consterà di 7 concerti, in cui verranno presentate sia pagine del grande repertorio barocco, sia novità fresche di riscoperta e programmi con sfaccettature multicolori appositamente concepiti per l’edizione di quest’anno della rassegna.
Il termine “barocco” fu usato per la prima volta da Charles de Brosses, che intorno al 1739 se ne serve per stigmatizzare alcuni innovativi e a suo giudizio bizzarri elementi architettonici di palazzo Pamphili a Roma. „Barocco“ deriva dal francese baroque, che ricalca il portoghese barroco e lo spagnolo barrueco, termini che stanno a designare una perla di forma irregolare. Così come nell’architettura, anche in musica la nuova corrente artistica che si fa largo a partire da inizio ‘600, ed è contraddistinta da una certa imprevedibilità e distacco dai canoni di perfezione cinquecentesca – questa infatti è l’epoca che vede emergere tratti di ostentato virtuosismo strumentale, che si distanzia nettamente dalla sprezzatura elogiata da Baldassare Castiglione nel secolo precedente.
L’immagine della perla compare anche nella prefazione all’intavolatura di liuto e chitarrone di Alessandro Piccinini (1638), il quale cerca – operazione estremamente difficile a parole – di descrivere a parole quello che lui ritiene essere il suono ideale: netto, pulito, delicato, schietto, forte – ma non crudo e aspro, insomma “come perla” – un’immagine quasi sinestetica ma di grande efficacia.
L’epoca barocca è un’epoca di grandiosità, in tutte le arti, tuttavia quello che viene presentato in questo programma è come un piccolo particolare, che non occupa il centro del dipinto tuttavia è tracciato con estrema cura e perizia dal pittore: la tiorba e la viola da gamba sono fra gli strumenti che più si prestano a un certo tipo di intimità quasi domestica. Quello che vogliamo proporre è un programma di musica che sì, da un lato esalta l’estrosità di cui si fa vanto quest’epoca, ma al contempo la porta in una dimensione intima e raccolta. A culmine di questo programma, si trova forse la forma musicale che più rappresenta l’intimità, la ninna nanna, sublimata da Tarquinio Merula in un pezzo dalla crescente intensità drammatica, un dolce canto di una madre al figlio neonato, che successivamente si rivela essere il canto di Maria al figlio Gesù, al quale profetizza un crudele destino.
Programma
Biglietti: intero15 € - ridotto 10/7€ - gratuito per bambini under 10 - abbonamento intero 90 euro - ridotto 60/42 euro