Festival Piatti
Novembre è il mese del Festival Piatti. Anche quest’anno la manifestazione organizzata dall’associazione omonima propone quattro concerti di cui i giovani sono in gran parte i protagonisti. Primo concerto con Valentina Coladonato e Fernando Caida Greco.

Nel primo concerto (domenica alle 16,15) saranno di scena il soprano Valentina Coladonato e il violoncellista Fernando Caida Greco. Sarà un avvicendamento continuo tra barocco e moderno, passando per Gianluca Barragato (1971) con il suo «L’homme et la mer» e il Capriccio sulla «Niobe» di Piatti, Händel («Piangerò la sorte mia» da «Giulio Cesare»), Antonio Vivaldi («Estinguere vorrei» da «Griselda»), Massimiliano Toni (1965) «Fcg, a voice and cello Suite» e «Solo» in prima assoluta di Pieralberto Cattaneo.
Valentina Coladonato ha vinto premi internazionali come il «Valentino Bucchi». Ha lavorato con «bacchette» come Muti e Abbado. Come solista si è esibita in teatri come la Scala, l’Opéra National de Paris, il Musikverein di Vienna, Concertgebow di Amsterdam. Ha collaborato con numerosi gruppi di prassi barocca, tra i quali l’Accademia Bizantina.
L’argentino Fernando Caida Greco nel 2002 ha ottenuto il primo premio assoluto al Concorso Bucchi di Roma. Il suo interesse per l’interpretazione storicamente informata, in particolare dei periodi romantico e classico, lo ha portato a suonare violoncelli in stato originale, con budello nudo e senza puntale. È docente di Musica da camera presso il conservatorio di Foggia.
Novembre è il mese del Festival Piatti. Anche quest’anno la manifestazione organizzata dall’associazione omonima propone quattro concerti. Con la XVII edizione «siamo vicini all’età adulta - commenta il direttore artistico Andrea Bergamelli, violoncellista presso l’Opera di Roma - e abbiamo pensato a un festival di e per i giovani». Giovani sono in gran parte i protagonisti dei quattro appuntamenti, ospitati come di consueto nella splendida sala intitolata al virtuoso del violoncello che da Borgo Canale si è conquistato la gloria in tutta l’Europa del XIX secolo. Giovani sono anche quelli per i quali l’associazione ha organizzato una specifica promozione: «Diamo l’opportunità a un giovane fino a 18 anni di accedere gratuitamente assieme a un abbonato - prosegue il direttore artistico -. Rimaniamo nel solco della tradizione del Festival con la riscoperta del repertorio di Piatti, sempre presente in ogni concerto, nella sala a lui dedicata che Fondazione Mia ci mette gentilmente a disposizione. Il violoncello è uno strumento antico ma ideale per realizzare effetti moderni: alla riscoperta dell’antico aggiungiamo un approccio moderno, nelle composizioni attuali e anche nelle tecniche esecutive». Ci sarà infatti un «focus» dedicato ai compositori contemporanei, con 12 autori del nostro tempo, in cui il violoncello viene affiancato alla voce, alla chitarra, al pianoforte, per finire da solo. «Il nostro scopo è guardare al passato in un’ottica rivolta verso il futuro».
Ingresso ai concerti: 10 euro, abbonamento 35 euro, con ospite gratuito fino ai 18 anni.