Festival Piatti
Novembre è il mese del Festival Piatti. Anche quest’anno la manifestazione organizzata dall’associazione omonima propone quattro concerti di cui i giovani sono in gran parte i protagonisti. Secondo concerto con Miriam Prandi e Duilio Meucci

Domenica 12 sarà protagonista l’inedito duo violoncello chitarra con Miriam Prandi - Duilio Meucci, alle prese con un affascinante programma, tra un Capriccio di Alfredo Piatti (n. 6 op. 25) e la Sonata «Arpeggione» di Franz Schubert, una Suite di Bach (Bwv 1010) e le colorite «7 Canciones populares espanolas» di Manuel de Falla. La Prandi, di stanza in Germania, è stata violoncellista del Delianquartett dal 2016 al 2018, regolarmente ospite di importanti centri musicali come la Berliner Philharmonie, la Konzerthaus della stessa Berlino e la Konzerthaus di Vienna, il Rheingau Musik Festival.
Novembre è il mese del Festival Piatti. Anche quest’anno la manifestazione organizzata dall’associazione omonima propone quattro concerti. Con la XVII edizione «siamo vicini all’età adulta - commenta il direttore artistico Andrea Bergamelli, violoncellista presso l’Opera di Roma - e abbiamo pensato a un festival di e per i giovani». Giovani sono in gran parte i protagonisti dei quattro appuntamenti, ospitati come di consueto nella splendida sala intitolata al virtuoso del violoncello che da Borgo Canale si è conquistato la gloria in tutta l’Europa del XIX secolo. Giovani sono anche quelli per i quali l’associazione ha organizzato una specifica promozione: «Diamo l’opportunità a un giovane fino a 18 anni di accedere gratuitamente assieme a un abbonato - prosegue il direttore artistico -. Rimaniamo nel solco della tradizione del Festival con la riscoperta del repertorio di Piatti, sempre presente in ogni concerto, nella sala a lui dedicata che Fondazione Mia ci mette gentilmente a disposizione. Il violoncello è uno strumento antico ma ideale per realizzare effetti moderni: alla riscoperta dell’antico aggiungiamo un approccio moderno, nelle composizioni attuali e anche nelle tecniche esecutive». Ci sarà infatti un «focus» dedicato ai compositori contemporanei, con 12 autori del nostro tempo, in cui il violoncello viene affiancato alla voce, alla chitarra, al pianoforte, per finire da solo. «Il nostro scopo è guardare al passato in un’ottica rivolta verso il futuro».
Ingresso ai concerti: 10 euro, abbonamento 35 euro, con ospite gratuito fino ai 18 anni.