Le stagioni, all'improvviso
Per la rassegna «Stil Novo – I concerti di Sant’Anna» concerto jazz con Nadia Bassano (canto) e Fabio Piazzalunga all'organo Serassi della Chiesa parrocchiale di Sant’Anna in Bergamo.

La seconda edizione di «Stil Novo – I concerti di Sant’Anna», rassegna nata lo scorso anno con l'intento di proporre eventi musicali all'insegna della novità in concomitanza con le feste patronali del Borgo, si conclude con un singolare concerto jazz per voce e organo, dal titolo «Le stagioni, all'improvviso». Inconsueti incontri d'arie (produzione originale Box Organi) che si terrà venerdì 25 luglio (alle ore 20.45) nella Chiesa parrocchiale di S. Anna in Bergamo. Protagonisti, la cantante Nadia Bassano e Fabio Piazzalunga alle due tastiere del poderoso strumento Serassi op. 640 (1857). Il duo darà vita a un incontro speciale in cui l’organo e la voce intrecceranno i loro differenti registri, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio originale – e a tratti imprevedibile – attraverso il continuo mutare delle stagioni, “evocandone gli aspetti più metaforici, poetici, suggestivi, grazie al suono e alla scelta dei singoli brani”. Scrive Nadia Bassano nella Presentazione: «Dall’incontro tra la voce di Nadia Bassano e le dita (e i piedi) di Fabio Piazzalunga, si fa largo un inedito percorso musicale, sospeso tra innovazione e tradizione, d’ispirazione jazz e improntato al ciclo delle stagioni.
La nascita (o la rinascita) è la cifra che contraddistingue la Primavera (I’m beginning to see the light, di D. Ellington), momento di fioritura non solo per la natura ma, spesso, anche per lo sbocciare di nuove relazioni ed emozioni (Tenderly, di W. Gross); passando dalla trepidante quanto fugace attesa per la bella stagione (Take the A Train, di Billy Strayhorn), arriva l’Estate, con il suo duplice volto: quello lento, pigro, assolato (Summertime, di G. Gershwin), e quello più dolce e malinconico (Estate, di B. Martino), che racconta la fine di qualcosa di bello durato troppo poco. L’Interludio – Dolceamaro – che segue, evoca il dualismo di cui ogni cambiamento è portatore: la nostalgia per ciò che è passato ma, al contempo, la gratitudine per averlo potuto vivere in maniera così intensa (Thank you for this Blue, brano inedito di Nadia Bassano); il fluttuare tra il ricordo e l’attesa del nuovo, di cui l’Autunno è messaggero (Some other time, di B. Evans). La dolce malinconia (Les feuilles mortes, di J. Kosma) che contraddistingue l’Autunno, si tramuta in tempo del ricordo (I remember Clifford, di B. Golson) e conduce poi al lungo Inverno. Nel continuo susseguirsi tra giorno e notte (Night and Day, di Cole Porter), quest'ultima diventa sia momento di riflessione, preghiera, desiderio di luce (Moanin’, di B. Timmons), sia di sconcerto e messa in movimento di nuove idee, nuove sensazioni, nuovi pensieri (Night in Tunisia, D. Gillespie). ...E il ciclo può ricominciare, in un tempo che si è concluso ma in realtà non si è mai interrotto, calato nel presente, custode del passato, araldo del futuro».
La manifestazione, ideata e diretta da Alessandro Bottelli, è realizzata grazie alla disponibilità del parroco don Angelo Domenghini.