Vegan punx

Una notte in cui la carica ribelle del punk incontra l’etica vegana, incarnando lo spirito di “Col Cavolo – il vegan che non ti aspetti!”: tre artisti pronti a scuotere e ispirare con musica feroce e messaggi di responsabilità verso il pianeta.

Jean Mignon (NYC)
Per la prima volta in Italia, garage-punk feroce e diretto dalla scena underground newyorkese. Brani veloci, ruvidi e immediati: novanta secondi di pura adrenalina che ti esplodono in faccia.

The Crimson Ghost
Gli alfieri europei dell’horror-punk: chitarre massicce, ritornelli da urlo e un immaginario che rende ogni concerto uno spettacolo dark e trascinante.

Manduria
Dal profondo sud arriva un nuovo culto del fuzz: chitarre sabbiose, ritmi ossessivi e un’attitudine che brucia. Nessuno sa esattamente cosa aspettarsi... ed è proprio questo il bello.

Punk e veganismo hanno camminato insieme sin dagli anni ’80: rifiuto della violenza, etica DIY, scelta radicale. Questa serata celebra quella storia con la forza della musica.

Il rapporto tra la sottocultura punk (specialmente le correnti anarcho-punk e straight-edge) e il veganismo è profondo e storico:
Radici negli anni ’80: l’anarcho-punk e lo straight-edge hanno promosso il veganismo con testi, benefit, attivismo sul territorio e autofinanziamento DIY
Etica DIY e liberazione animale: il rifiuto di vestire pellicce, mangiare carne o indifferenza verso la sofferenza animale è visto come forma di resistenza e liberazione
L’anarcho-punk come seme culturale: band come Crass, Conflict, Flux of Pink Indians illustravano a viso aperto le crudeltà animali nei dischi e nei live

Straight-edge e veganismo: considerato estensione logica di un ethos basato su sobrietà, consapevolezza e non-violenza, ben rappresentato da band come Earth Crisis o Cro-Mags