Michael Levinas
Per «Filosofi lungo l'Oglio» ospite Michael Levinas con il concerto esclusivo «L’esistenza musicale», a Brescia.

Tra gli appuntamenti in calendario spicca il concerto pianistico del Maestro Michael Levinas, intitolato: L’esistenza musicale. Un evento imperdibile, che coniuga arte e pensiero attraverso la sensibilità di uno dei più raffinati interpreti contemporanei. Il concerto si terrà a Brescia, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Cristo (via Giovanni Piamarta 9).
Programma di sala
1. Robert Schumann: Kreisleriana op. 16
Musica: Robert Schumann (1810 - 1856)
Organico: pianoforte
Composizione: 1838
Edizione: Haslinger, Vienna, 1838
Dedica: Fryderyk Chopin
Al cuore delle passioni artistiche schumanniane vi fu sempre un intreccio strettissimo tra letteratura e musica. Ad un corrispondente francese della sua rivista Schumann scrisse: «Di tutte le composizioni degli anni attorno al 1838, Kreisleriana mi è la più cara. Il titolo non può esser compreso che dai tedeschi. Kreisler è un personaggio creato da E.T.A. Hoffmann, è un maestro di cappella strano, esaltato, spirituale. Molte cose in lui vi piaceranno...».
2. Frédéric Chopin: Ballata n. 1 in sol minore per pianoforte, Op. 23
Musica: Fryderyk Chopin (1810 - 1849)
Organico: pianoforte
Composizione: 1831 - 1835
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1836
Dedica: barone von Stockhausen
Quasi esclusivamente dedicata al pianoforte, la musica di Chopin, intrecciata di danza e di elegia, di lirismo soggettivo e di nostalgia della lontana patria polacca, impreziosita da accenti di aristocratica mondanitĂ e di pariginismo, rappresenta la piĂą perfetta incarnazione dell'anima romantica nella dimensione del suono pianistico.
3. Ludwig van Beethoven: Sonata per pianoforte n. 32 in do minore, op. 111
Musica: Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)
Organico: pianoforte
Composizione: Vienna, 13 Gennaio 1822
Edizione: Schlesinger, Berlino 1823
Dedica: Arciduca Rodolfo
La Sonata op. 111 è la trentaduesima ed ultima del catalogo di Beethoven, consta di due soli movimenti e riprende gli archetipi formali più cari al compositore, la forma-sonata e il tema con variazioni. Essa rappresenta il compiuto testamento di Beethoven nel genere della Sonata pianistica, trasformata da genere di pubblico consumo in astratta meditazione personale.