La chiesa di San Donnino ospiterà una duplice opportunità. Quella di celebrare degnamente il cinquecentesimo della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina e, allo stesso tempo, di scoprire una compositrice praticamente sconosciuta in Italia, la svizzera Martha von Castelberg. Il merito va al Conservatorio di Como, che ha organizzato il concerto del coro cittadino Cœlacanthus, a ingresso libero. Il coro è diretto da Davide Dell’Oca, all’organo Riccardo Quadri. Il 2025 è anno palestriniano in onore del “principe della musica” (1525 - 1594), figura cardine del Rinascimento, caposaldo della musica dell’intera Europa. Di Palestrina saranno eseguiti alcuni mottetti, dal classicissimo Sicut cervus a Veni sponsa Christi, poi Regina Cœli, Alma Redemptoris mater sino al brillante Exsultate Deo, un brano quasi estraneo alla cifra solitamente severa dell’autore.
Tutta da scoprire, invece, l’opera di Martha von Castelberg (1892 - 1971), compositrice svizzera che ha vissuto quasi esclusivamente a Zurigo, il cui catalogo conta una settantina di titoli, soprattutto brani religiosi per coro e voce solista, oltre che una sonata per pianoforte. Figlia di un banchiere di lontane origini ticinesi, Eduard Von Orelli, convertito al Cattolicesimo, Martha si è sposata con un avvocato, Victor von Castelberg, originario dei Grigioni, da cui ha avuto due figli. La famiglia è sempre stata un punto di riferimento per i cattolici a Zurigo. Violinista di formazione, Martha iniziò a comporre molto presto con uno stile molto personale. In Svizzera una Fondazione che porta il suo nome si occupa da anni di conservare e divulgare l’opera della musicista. Di Martha von Castelberg saranno eseguiti cinque mottetti dallo stile molto personale.
