Segnali Experimenta
Dal 24 agosto al 21 settembre si terrĂ la 37esima edizione del festival internazionale del teatro di gruppo.

“Segnali Experimenta” è il festival teatrale più antico e apprezzato della provincia di Bergamo, arrivato alla sua 37esima edizione. Nel corso degli anni ha proposto oltre 380 spettacoli, coinvolgendo quasi 40.000 spettatori. Il festival è noto per la qualità e la lungimiranza delle sue scelte artistiche, avendo ospitato grandi nomi come Danio Manfredini, Moni Ovadia, Marco Paolini, il Teatro delle Albe, il boliviano Teatro de los Andes, Aurelio Grimaldi, Paolo Nani, Leo Bassi, il Teatro Tascabile di Bergamo, l’Odin Teatret e molti altri. Questi artisti hanno contribuito a costruire la fama e la solidità progettuale di “Segnali Experimenta”.
L’evento è organizzato dal Laboratorio Teatro Officina, che ha festeggiato da poco i suoi 50 anni di attività , insieme al Comune di Urgnano (Assessorato alla Cultura), la locale Pro Loco e la Fondazione della Comunità Bergamasca onlus. La preparazione del programma di questa edizione è stata complessa, vista la ricca storia del festival e la volontà di mantenere elevati standard artistici, nonostante un budget limitato.
Il festival si concentra su tematiche attuali e importanti, con una forte attenzione alla ricerca e all’innovazione teatrale. Si apre con “Affoga nel mio corpo non nel mare” di Silvia Briozzo, che affronta il tema della condizione femminile in modo coraggioso e intimo, seguito da Carmen Pellegrinelli che racconta con crudezza e delicatezza la sua esperienza di donna italiana sposata con un uomo senegalese, esplorando la scoperta del corpo e dell’intimità nella relazione. Segue il reading “Altre storie”, seconda parte del monologo “Ninna nanna” di Gianfranco Bergamini, che narra episodi della sua infanzia e adolescenza, tra momenti di gioco, vacanze e racconti popolari bergamaschi di paura, come “La morta ingioiellata”.
Torna con successo “La Notte dei sogni” del gruppo Enten Hitti, un’esperienza performativa ispirata alle veglie sonore sufi e tibetane e agli “sleeping concerts”. L’evento invita il pubblico a vivere una notte collettiva in uno stato di confine tra veglia e sogno, con musiche, azioni rituali e coreografie, avvicinandosi più al rito che allo spettacolo. Il quarto appuntamento affronta la vita di strada con “Quattro storie improprie” di Giuseppe Goisis, che mescola danza hip-hop e canzoni d’autore in una narrazione realistica e senza lieto fine, in collaborazione con la Cooperativa Il Pugno Aperto. Prosegue con “Un atleta del cuore” di Mario Barzaghi, uno spettacolo del Teatro dell’Albero che, partendo dal teatro Kathakali indiano, crea ponti culturali tra Oriente e Occidente. Lo spettacolo include frammenti del Kathakali su Hanuman e reinterpretazioni dell’Inferno di Dante, accompagnate da spiegazioni pedagogiche.
Uno dei momenti clou è il ritorno di “Re Lear è morto a Mosca” di César Brie, presentato due anni fa come prova aperta e ora riproposto con grande successo. Lo spettacolo racconta la storia del Teatro Ebraico di Mosca (Goset) e dei suoi protagonisti Solomon Michoels e Veniamin Zuskin, vittime di Stalin. Attraverso il montaggio del “Re Lear”, uno dei pochi testi di Shakespeare autorizzati dal regime sovietico, si esplorano temi come il rapporto con il potere, l’identità ebraica, la lingua yiddish, il realismo socialista e la necessità di un teatro critico e non censurato. Per la sezione “Teatro in Famiglia” il festival propone “Il mio letto è una nave” del Teatro Tascabile di Bergamo, una fiaba ambientata in una stanza abbandonata che diventa un luogo di gioco, sogno, paura e avventure. Le storie, tratte da Stevenson e Colette, si svolgono in un tempo sospeso tra realtà e magia, adatte a grandi e bambini.
La manifestazione si chiude con un reading teatrale degli allievi del Laboratorio Teatro Officina, dedicato a “La veglia di stalla”, tradizione contadina della Bassa Bergamasca in cui le famiglie si riunivano nelle stalle per lavorare, raccontare storie e socializzare, creando un’atmosfera di condivisione e narrazione popolare. Parallelamente agli spettacoli, il festival offre un laboratorio teatrale intensivo e gratuito per adulti, organizzato in due weekend nei mesi di maggio e settembre. Il laboratorio si conclude con una lettura pubblica della “Veglia di stalla”. Tutti gli eventi della 37esima edizione del Festival Internazionale del Teatro di Gruppo “Segnali Experimenta” sono gratuiti, ma i posti sono limitati (da 40 a 100 persone), quindi è obbligatoria la prenotazione.