Alshe/me e Mood Shifters
Prosegue Festival Danza Estate che torna ad esplorare il paesaggio come spazio che accoglie le comunità e genera relazioni tra pubblico e artisti, con uno spettacolo di Linda Hayford e uno spettacolo di Andrea Costanzo Martini.

AlShe/me: la coreografa Linda Hayford sviluppa la sua ricerca sulla metamorfosi e sulla trasformazione fisica, concentrandosi sul rapporto fratello-sorella di cui osserva le infuenze reciproche, attraverso tutto ciò che subiscono, percepiscono o interiorizzano. Nel gioco a due tra Linda e il fratello Mike emergono le somiglianze e le sottili differenze che rendono unica la loro relazione, ma, al di là delle parole e dell'empatia implicita, questo duo offre a ciascun interprete lo spazio per sviluppare la propria individualità.
Mood Shifters: la mimica del viso è uno dei processi mediante i quali comprendiamo l'emozione dell'altro imitando la sua espressione o il suo movimento. La strada verso l'altro passa, prima ancora che dal linguaggio, attraverso il loro volto e le emozioni che questo esprime: la gioia, la paura, il disgusto, la curiosità, la rabbia, la tristezza. La performance/esibizione dei sentimenti verso l'esterno ci aiuta a navigare, comprendere ed esprimere i nostri bisogni reciproci. È possibile però controllare questi sentimenti a nostro vantaggio?
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Festival Danza Estate prevede un fitto cartellone di appuntamenti in cui si susseguiranno grandi nomi della danza contemporanea italiana e straniera accanto a nuovi talenti, prime nazionali e debutti che spaziano tra linguaggi innovativi e sperimentazione. Non mancheranno poi, eventi collaterali e occasioni di incontro con approfondimenti rivolti ad avvicinare il pubblico alla scoperta dei linguaggi della danza contemporanea. “Paesaggi condivisi, riti contemporanei è la cornice narrativa della 35^ edizione di FDE, con una programmazione di spettacoli ed iniziative collaterali che interroga il significato di condivisione e di rito nella nostra contemporaneità, con la costante ricerca di un linguaggio coreografico innovativo, aperto alle sperimentazioni con altre discipline e all’incontro con altri artisti per un proficuo scambio e la trasmissione di pratiche.