La luce del nero. Azione teatrale per spazi aperti
All'interno della rassegna «L'Età Forte», presso la Comunità delle Medie del Seminario Vescovile di Bergamo, si terrà una prova aperta della nuova produzione del TTB «La Luce del Nero».

Da una idea di Renzo Vescovi, La luce del nero vede otto attori sui trampoli intenti in una “danza della luce”: una danza di luci nel buio sulla musica del Boléro di Maurice Ravel.
Ognuno degli attori sui trampoli ha in mano una lunga bacchetta di legno alla cui estremità è attaccato un lampioncino in carta giapponese, che che riproduce l’effetto tattile e visivo delle antiche pergamene e che si muove in una ondulazione coordinata e sincronizzata; a terra sta un “Matto”, maestro di cerimonia e guida, che interagisce con gli attori sui trampoli e li conduce durante tutto il percorso della performance.
A ispirare il lavoro sono stati stimoli apparentemente lontanissimi: la celebre coreografia di Maurice Béjart, i Movements di Gurdjieff, le forme concentriche dei mandala e degli uroboro orientali, le danze dei dervisci tourneur, le pratiche dei dhikr islamici e del candomblé brasiliano. Per lo più tradizioni religiose le cui preghiere sono dette con tutto il corpo. E anche la nostra è in un certo senso una preghiera: una preghiera a-religiosa sul dolore del mondo, una invocazione alla luce quando anche la luce sembra mancare, espressa attraverso il corpo e la tecnica. La danza pura, la tecnica perseguita con ossessione, possono arrivare ad avere un valore aggiunto: sono un modo di mettersi in contatto con qualcosa al di là – e al di sopra – della quotidianità , con una dimensione ulteriore, di mistero e di speranza.
Il Tascabile dedica la performance a Ludovico Antonio Muratori, attore del TTB fino al 1982.
L'EtĂ Forte
La rassegna è dedicata al ricordo di Renzo Vescovi (1941-2005) direttore artistico, leader, teorico e pedagogo del Teatro Tascabile, e Beppe Chierichetti (1948 - 2020), forse l’attore più conosciuto e amato del TTB. Il titolo fa riferimento ad un periodo di attrazione e trasformazione radicale del teatro italiano: gli anni Settanta. Un omaggio al teatro dei gruppi di quel decennio, tra memoria, ricerca e spettacoli, che si sviluppa in dieci giornate, dal 30 maggio al'8 giugno, presso il Monastero del Carmine. Vi aspetta un ricco programma di incontri, proiezioni, spettacoli e anteprime.
Per conoscere il programma completo clicca qui