O
“O” racconta di un incontro, un incontro come tanti e come nessuno, è la rappresentazione della ricerca della propria identità, la scoperta della sessualità; un inno contro l’omofobia.
“O” racconta di un incontro, un incontro come tanti e come nessuno. Due uomini si incontrano, si scontrano, si uniscono, si allontanano, si riavvicinano, sviluppano una relazione che cresce attraverso gioco, erotismo, aggressività e si chiude in un vortice di intimità ridefinendo gli spazi dei due corpi.
La pièce vive su un “campo di calcio”, tipico luogo dove l’omosessualità per convenzione deve essere negata. I movimenti aggressivi e virili si trasformano in danza, in dialogo fra corpi.
Inizia così la scoperta dell’altro in un progressivo abbandono, che ridefinisce gli equilibri, in un vortice in cui si rimane legati da un solo baricentro comune. “O” è la rappresentazione della ricerca della propria identità, la scoperta della sessualità; un inno contro l’omofobia.
“O” di Lost Movement
coreografia di Nicolò Abbattista
drammaturgia di Christian Consalvo
con Michele Scappa e Andreas Alexandrou
con il sostegno di OPLAS/Centro Regionale Danza Umbria theWorkRoom
progetto promosso da Fattoria Vittadini e Fondazione Milano
durata 17’