Vorrei una voce
Continua la rassegna al Teatro Verdi con uno spettacolo in forma di monologo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback.
Uno spettacolo in forma di monologo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback, fortemente ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore ha realizzato al teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di sognare.
“Con le detenute abbiamo messo in scena l’ultimo concerto live di Mina, tenutosi alla Bussola il 23 agosto 1978. L’idea era quella di entrare nei ricordi, recuperando una femminilità annullata, la libertà di espressione della propria anima e del proprio corpo, in un luogo che, per forza di cose, tende quotidianamente ad annullare tutto questo. Attraverso il canto in playback, lo spettacolo trasmette la forza e la potenza della storia ci ciascuna delle detenute per liberarsi da pensieri, angosce, fallimenti di una vita”.
Con le canzoni di Mina
Di e con Tindaro Granata
Ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della
Casa Circondariale di Messina
In collaborazione con Proxima Res
Produzione LAC Lugano Arte e Cultura
