Parole della terra
Il teatro sotto le stelle del Comune di Treviolo è ormai giunto al suo quarto di secolo. Nel giardino della biblioteca comunale, tutte le sere un’ora di spettacolo con inizio alle 21,30.
Il ritmo della macina che frantuma il grano e il suono del mulino che mescola l’acqua, con parole ripetute come un’antica filastrocca. Evocano la terra, i campi, il grano attraverso l’origine del processo di panificazione. Un intreccio di testi e testimonianze, amalgamati dal filo della memoria di figli, coltivatori, testimoni del fare il pane. La memoria degli elementi necessari al processo di trasformazione degli ingredienti: acqua, aria, terra, fuoco; la memoria di una poetessa, il cui incontro con il pane ricorda la casa ai tempi dell’infanzia. Infine il pane come trattato di pace, elemento di unione tra i popoli. Insieme ad alcune testimonianze, generosamente donate da Antonio Pellegrino (Cooperativa Terra di Resilienza), tra i fondatori della manifestazione cilentana “Palio del grano” e tratte dai contenuti della manifestazione camuna “Lo panner”, troviamo frammenti di testi di Erri de Luca, una poesia di Gabriela Mistral, una filastrocca, una ricetta. Fondamentale nella ricerca è stato il volume “Pane nostro” di Predrag Matvejevic.
Narrazione teatrale di e con Camilla Corridori
con Davide Bonetti, fisarmonica