Gino Bartali
Laboratorio Teatro Officina organizza il Festival internazionale del teatro di gruppo, titolo della rassegna "Segnali Experimenta 2022".

Giovedì 28 luglio presso il Largo dello Sport a Urgnano (BG), va in scena lo spettacolo "Gino Bartali - Eroe silenzioso" a cura della compagnia teatrale Luna e GNAC.
“Le medaglie sportive te le attaccano sulle maglie e poi splenderanno in qualche museo. Quelle guadagnate nel fare il bene si attaccano sull’anima e splenderanno altrove.” Gino Bartali
Nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato “Giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra mondiale.
Bartali, a soli ventiquattro anni, incarna il ciclismo eroico degli anni ’30. Protagonista assoluto, ha un grande sogno: vincere il Giro d’Italia e il Tour de France nello stesso anno. Ma la Storia, incarnata nel Fascismo, entra prepotentemente a cambiare per sempre la sua carriera: la sua vita sportiva viene piegata ai voleri e alle mire del Duce, che vede nel ciclista toscano l’ambasciatore azzurro del fascismo nel mondo.
Ma Bartali non ci sta, ed è qui che inizia la pagina meno nota della vita di Ginettaccio, che aderisce come staffetta alla rete clandestina organizzata dall’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa. Una corsa giusta, nella speranza che il mondo cambi e ritrovi il suo senso. Per parlare dell’Italia e degli italiani al tempo del Fascismo, della fatica dello sport e del silenzio delle azioni più coraggiose. Per raccontare la vita di un campione sportivo, ma soprattutto di un uomo che ha scelto da che parte stare. Lo spettacolo racconta questa storia in maniera appassionante e approfondita. Una storia che Bartali ha sempre tenuto nascosta, perché “il bene lo si deve fare ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupa”.
In caso di pioggia gli spettacoli saranno spostati presso l’Auditorium Comunale di Urgnano (Scuola Media) in via dei Bersaglieri, 68.
Con: Federica Molteni
Regia: Carmen Pellegrinelli
Scenografia: Michele Eynard