Ninna nanna - altre storie
Per la 37esima edizione del festival internazionale del teatro di gruppo «Segnali Experimenta» ospite Gianfranco Bergamini con il genere del teatro di narrazione.

“Una trentina di pagine, scritte durante il maledetto lockdown che ci ha colpiti tutti, che completano i “frammenti da un possibile monologo” presentati due anni orsono. Sono storie che coprono tre momenti della mia vita: l’infanzia con il lungo racconto iniziale della disastrosa permanenza in colonia; la pubertà con la frequentazione della cascina di mia madre e l’adolescenza con le vacanze dagli zii nel bresciano.Si parte con i bagni di sole all’asilo, ed i “gaggi” lungo il muro di cinta, con suor Candida, ed i suoi viziacci segreti, a fare da puntigliosa guardiana della situazione. Si prosegue con l’odiato Ospizio Bergamasco Marino, un mostruoso edificio tentacolare che aveva ingurgitato, in oltre cent’anni, intere generazioni di bambini del proletariato orobico e dove avevo vissuto i miei primi drammi esistenziali. C’è poi la cascina Melli, un luogo fra i più belli della mia infanzia - dove aveva vissuto mia madre - con la sua meravigliosa ortaglia, la fienagione e il lavoro nei campi. Ci sono i canonici momenti di aggregazione della scuola e dell’oratorio, che ricordo nelle storie brevi de “Il bacio” e di “Ping pong”: la mia iniziazione all’amore e la mia passione per il tennis da tavolo. Le vacanze, spensierate e indimenticabili, dagli zii, a zonzo per la campagna bresciana, tra fontanili, campi di cocomeri, “bèle tüse” e cucina contadina. Chiude questa seconda parte del reading teatrale “Ninna nanna” titolato “Altre storie”, il racconto “La morta ingioiellata”, archetipo delle storie di paura della tradizione popolare bergamasca, tipiche della “veglia di stalla”. Ciò che viene raccontato in questa nuova lettura, pur essendo ispirato a fatti e personaggi realmente esistiti, è, per gran parte del suo sviluppo narrativo, un’invenzione letteraria. Luoghi, situazioni e accadimenti sono creati a questo scopo e sono paradigmatici di un’epoca a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 con tutti i modelli e le icone culturali di quel periodo.”
Genere: teatro di narrazione
Testo, allestimento scenico e lettura: Gianfranco Bergamini