Ninna Nanna - Altre Storie
Per il «Festival Internazionale Del Teatro di Gruppo - Segnali Experimenta 2025» in programma una serie di appuntamenti: una trentina di pagine, scritte durante il lockdown che ci ha colpiti tutti, che completano i “frammenti" da un possibile monologo.

Sono storie che coprono tre momenti del protagonista: l’infanzia con il lungo racconto iniziale della disastrosa permanenza in colonia; la pubertà con la frequentazione della cascina di mia madre e l’adolescenza con le vacanze dagli zii nel bresciano. Si parte con i bagni di sole all’asilo, ed i “gaggi” lungo il muro di cinta, con suor Candida, ed i suoi viziacci segreti, a fare da puntigliosa guardiana della situazione.
Si prosegue con l’odiato Ospizio Bergamasco Marino, un mostruoso edificio tentacolare che aveva ingurgitato, in oltre cent’anni, intere generazioni di bambini del proletariato orobico e dove avevo vissuto i miei primi drammi esistenziali.
C’è poi la cascina Melli, un luogo fra i più belli dell'infanzia - dove aveva vissuto la madre - con la sua meravigliosa ortaglia, la fienagione e il lavoro nei campi. Ci sono i canonici momenti di aggregazione della scuola e dell’oratorio, che ricordo nelle storie brevi de “Il bacio” e di “Ping pong”: l'iniziazione all’amore e la passione per il tennis da tavolo.
Ciò che viene raccontato in questa nuova lettura, pur essendo ispirato a fatti e personaggi realmente esistiti, è, per gran parte del suo sviluppo narrativo, un’invenzione letteraria. Luoghi, situazioni e accadimenti sono creati a questo scopo e sono paradigmatici di un’epoca a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 con tutti i modelli e le icone culturali di quel periodo.
Testo, allestimento scenico e lettura: Gianfranco Bergamini
Genere: teatro di narrazione