Il duce delinquente
"Molte Fedi sotto lo Stesso Cielo" ospita Aldo Cazzullo, Moni Ovadia e Giovanna Famulari i quali racconteranno una storia a due voci circa i testi del Duce e delle sue vittime, con musiche e canzoni dell'epoca.
La maggioranza degli italiani pensa che Mussolini fino al 1938 le abbia azzeccate quasi tutte, fino all’ “errore”; dell’ alleanza con Hitler, delle leggi razziali, della guerra. Questo spettacolo dimostrerà che non è così che non è così. Prima del 1938, Mussolini aveva provocato la morte di Gobetti, Gramsci, Matteotti, Amendola, dei fratelli Rosselli e di don Minzoni. Aveva fatto morire in manicomio il proprio stesso figlio, e la donna che aveva amato. Aveva preso e mantenuto il potere nel sangue, perseguitando oppositori e omosessuali, imponendo un clima plumbeo e conformista. Aveva chiuso i libici in campo di concentramento, gasato gli abissini, bombardato gli spagnoli. Si era dimostrato uomo narcisista e cattivo. La guerra non è un impazzimento; è lo sbocco naturale del fascismo. E aver mandato i soldati italiani a morire senza equipaggiamento in Russia, nel deserto, in Albania è stato un altro crimine, contro il suo stesso popolo. Alla fine capiremo perché dobbiamo vergognarci del fascismo. Ed essere orgogliosi dei resistenti che l’hanno combattuto.
Aldo Cazzullo.
Entra a La Stampa come praticante nel 1988. Nel 1998 si trasferisce a Roma. Nel 2003, dopo quindici anni a La Stampa, passa al Corriere della Sera dove è inviato speciale ed editorialista. Ha raccontato i principali avvenimenti italiani e internazionali degli ultimi 25 anni, in particolare le elezioni di Chirac, Erdogan, Bush, Abu Mazen, Netanyahu, Sarkozy, Obama, Cameron, Hollande, Trump, Macron, Sanchez, Johnson, oltre ai referendum sull'Europa, da quello francese su Maastricht (1992) alla Brexit.
Moni Ovadia.
Formatosi come cantante di musica popolare sotto la guida di Roberto Leydi col gruppo Ensemble Havadià, nel 1984 si dedica al teatro avviando una serie di collaborazioni con numerose personalità della scena tra cui Pier’Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti. È questa per Moni Ovadia, l’occasione di fondere le proprie esperienze di attore e di musicista, dando vita alla proposta di un “teatro musicale” lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva.
Giovanna Famulari.
Musicista eclettica, diplomata al conservatorio di Giuseppe Tartini di Trieste.Violoncellista, pianista, arrangiatrice e produttrice artistica, spazia tra vari generi e stili musicali che vanno dal pop al jazz, dalla musica world alla musica contemporanea passando dal teatro ai concerti e alle colonne sonore. Ha vinto tra l’altro il premio “pavoncella d’oro” e il Premio “AILA 2018”. Ha al suo attivo la realizzazione di 90 CD.
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Molte Fedi sotto lo Stesso Cielo presente il tema di quest'anno: "Appassionati al presente" si focalizza nel mutevole mondo vitale nel quale siamo inseriti, del quale siamo attori e simultaneamente custodi. Spesso abbiamo la percezione che tutto stia volgendo alla distruzione: il cambiamento climatico, le disuguaglianze crescenti, l’erosione della partecipazione, lo sviluppo economico a corrente alternata nei paesi del mondo, le guerre che imperversano e irrigidiscono i rapporti internazionali.
Ma nonostante ciò, probabilmente occorre semplicemente tornare ad appassionarci al presente, a ciò che abbiamo fragilmente tra le mani, e investire su ciò che ancora nemmeno immaginiamo. Se è vero che non tutto è sotto il nostro controllo, è anche vero che possiamo renderci docili alle metamorfosi, ma dobbiamo anche avere il coraggio di fidarci, e nella fiducia agire. Non una rivalsa, non una conquista, forse una responsabilità leggera sentita come collettiva.
