Caterina Cornaro
All'interno di «Donizetti Opera» una tragedia lirica in un prologo e due atti di Giacomo Sacchero, con musica del grande compositore bergamasco. Prima rappresentazione moderna secondo la volontà del compositore.

A Venezia, l’ambasciatore Mocenigo irrompe nella sala delle cerimonie dove si preparano le nozze fra Caterina e Gerardo, un giovane francese, e fa sospendere la cerimonia. In un colloquio privato con Andrea Cornaro, padre di Caterina, Mocenigo rivela che il Consiglio dei Dieci ha destinato d’autorità Caterina al re di Cipro Lusignano. Dopo l’annullamento delle nozze, Caterina e Gerardo progettano una fuga, ma Mocenigo li previene, e avverte Caterina che ogni tentativo di sottrarsi alla decisione del governo veneziano avrebbe avuto come conseguenza l’uccisione di Gerardo: ella dovrà fargli intendere che non lo ama più e allontanarlo per sempre. Caterina riceve l’amato mentre i soldati di Mocenigo, nascosti, spiano l’incontro. Gerardo, subisce la falsa confessione di Caterina con disarmata costernazione.
Qualche tempo dopo, a Cipro, Mocenigo trama per suscitare una rivolta che renda Venezia padrona dell’isola, e per eliminare Gerardo, che è lì per incontrare Caterina e costringerla a confessare le vere ragioni del suo improvviso rifiuto. Lusignano, il re legittimo dell’isola, ormai consapevole che il matrimonio con Caterina è parte di una macchinazione dei veneziani, riesce comunque a sventare l’agguato ordito da Mocenigo ai danni di Gerardo, non conoscendo ancora, tra l’altro, il rapporto sentimentale che legava quest’ultimo a Caterina. Da parte sua, Gerardo, conosciuta l’identità di colui che gli ha salvato la vita (e sottratto la promessa sposa) mette da parte il rancore: i due si giurano reciproco sostegno contro il nemico comune Mocenigo, espressione del potere veneziano.
Gerardo chiede udienza alla regina e viene da lei riconosciuto. L’amore ancor vivo rende l’incontro assai intenso e doloroso, ma entrambi sanno di doverlo sacrificare agli obblighi morali ai quali sono vincolati nei confronti di Lusignano. Gerardo svela a Caterina il complotto ordito per eliminare il re, ma è interrotto da Mocenigo, che cerca di coinvolgere Caterina nella rivolta, pena l’accusa di tradimento nei confronti del marito; in difesa della sposa interviene lo stesso Lusignano: ormai i giochi sono scoperti, la guerra con Venezia inevitabile.
Mentre infuria una battaglia, le dame di corte, in disperata costernazione, descrivono il tumulto che le circonda. Caterina prega per il proprio sposo, ed esulta quando è raggiunta da abitanti e guerrieri di Cipro, vittoriosi; ma la sua gioia ha breve durata: Lusignano, ferito a morte, si trascina verso di lei sorretto da Gerardo. È venuto, morente, per affidarle le sorti del suo popolo, nel nome della riconquistata libertà. Caterina non si tira indietro: chiede agli abitanti di Cipro, raccolti attorno a lei, come loro nuova regina, una promessa di fedeltà.
Orchestra Donizetti Opera
Coro dell’Accademia Teatro alla Scala
Maestro del Coro Salvo Sgrò
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti in coproduzione con il Teatro Real di Madrid