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Mercoledì
31
Gennaio

Italia Brasile 3 a 2. Il ritorno

Per la Stagione di Storia, Teatro e SocietĂ , uno spettacolo che opera su un doppio binario: quello della conoscenza collettiva della partita del mondiale del 1982 e quello dell'operazione di scomposizione e ricomposizione di temi e sentimenti.

EVENTO CONCLUSO

Nel 2022 ricorre il doppio anniversario del quarantennale della partita al Sarrià di Barcellona, stadio che oggi non esiste più, e del ventennale del debutto dello spettacolo Italia – Brasile 3 a 2.

La nuova messa in scena rivisiterà il testo originale, nuove saranno la regia, le luci, le musiche. Il mondo è cambiato, diverse sono le urgenze, i vuoti urlano più dei pieni. I tempi sono cupi, si profila un conflitto sociale durissimo, il COVID e l’esperienza del lockdown hanno segnato uno spartiacque che rimette in discussione lo stesso dispositivo teatrale, la sua urgenza, il suo fine.

Italia-Brasile 3 a 2 opera su un doppio binario. Il primo è quello della coscienza collettiva, tramite il ricordo di quell’evento specifico, la partita del mondiale del 1982, che segna un atto identitario e comunitario. Il secondo binario è quello della coscienza intima, ovvero l’operazione privata di scomposizione e ricomposizione dei temi e dei sentimenti affrontati, rapportandoli al proprio vissuto personale.

La partita epica della nazionale contro il Brasile diventa uno strumento liberatorio, il suo ricordo è intriso di gioia e questo restituisce al dispositivo teatrale il suo ruolo di costituente della coscienza comunitaria. E poi, c’è qualcosa che appartiene a una dimensione più profonda e misteriosa, legata a doppio filo con l’essenza del teatro stesso: il rapporto tra i vivi e morti. La presenza di chi non c’è più continua a vibrare da questa parte della vita, si impone nella memoria, segna traiettorie nel futuro. A differenza di quando si debuttò nel 2002, sono morti tanti protagonisti di questo lavoro: è morto Paolo Rossi, è morto Enzo Bearzot, è morto Socrates, è morto Valdir Perez, è morto lo zio Beppe. Eppure i loro occhi, le loro voci, le loro gesta continuano a ripresentarsi come presenze vive, scena dopo scena, parola dopo parola, gol dopo gol, schiudendo le porte dell’inesprimibile, invitando ad abbandonarci al mistero, permettendoci di scorgere ciò che brilla nel buio e non fa male.

di e con Davide Enia

musiche in scena – Giulio Barocchieri, Fabio Finocchio
luci – Paolo Casati
suoni – Paolo Cillerai

produzione – Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Sipario Toscana
collaborazione alla produzione Fondazione Armunia Castello Pasquini Castiglioncello-Festival Inequilibrio

Informazioni

Prezzo: da 15 a 19 euro
Prenotazione: obbligatoria

Contatti

Telefono: 035.4160 601 / 602 / 603
Email: [email protected]

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Data e Ora

Inizio: mercoledì 31 gennaio 2024 20:30

Fine: mercoledì 31 gennaio 2024 22:00

Giorni di apertura
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Luogo
Teatro Donizetti

Bergamo, Piazza Cavour 15