Villa Morlani Carrara Beroa
Tornano le Giornate FAI di Primavera, in cui luoghi solitamente inaccessibili apriranno al pubblico: per questa occasione sarà possibile visitare la Villa Morlani Carrara Beroa a Zandobbio.

Villa Morlani Carrara Beroa, nota come Castello, si trova nel centro storico di Zandobbio un comune con poco meno di 3.000 abitanti in una valletta laterale alla val Cavallina alla sinistra del fiume Cherio. Il centro storico si sviluppa lungo l'antico percorso delle vie Colombi e Battisti (già strada comunale della piazza) con le costruzioni che si addensano in corrispondenza degli incroci con le altre vie e della chiesa parrocchiale. Resta ben leggibile la rete di vicoli e passaggi sovrastata dalla collina a nord con a sud i broli ancora integri.
Il castello di Zandobbio e la sua torre sono citati in una pergamena dell'Abbazia di Vallalta del 1258. Il nucleo della villa Morlani Carrara Beroa viene fatto risalire nel suo stato attuale all'inizio dell'Ottocento, ma il suo impianto originario è riconducibile al secolo XV, come denotano la presenza della torre e tracce di murature medioevali. Notizie in merito riguardano la sua assegnazione a Venezia intorno alla seconda metà del Quattrocento. La villa porta il nome di famiglie bergamasche di antica nobiltà: i conti Morlani la ereditano all'estinzione della famiglia Carrara Beroa nel 1874 e la trasformeranno secondo il gusto dell'epoca. Nel corso del '900 avvengono altri passaggi di proprietà fino a quella attuale.
Il percorso lungo via Cesare Battisti dalla chiesa parrocchiale fino a Villa Morlani Carrara Beroa permette di leggere l'evoluzione del centro storico di Zandobbio dall'epoca medievale sino alle trasformazioni novecentesche e al recupero delle strutture edilizie negli anni più recenti. Edifici rurali a corte si alternano ad altri appartenenti alla tipologia della tradizionale casa-torre, sino ad arrivare all'incrocio con le vie Pozzi e della Costa dove sorgeva in posizione sopraelevata il castello, adattato poi a villa. Il blocco compatto dei corpi di fabbrica si sviluppa in verticale attraverso una torretta rimaneggiata, definita nei quattro lati superiori da aperture a bifora. Il cortile interno conserva un sottoportico a L in prossimità dei collegamenti ai piani. È definito da colonne in pietra locale, la bianca dolomia di Zandobbio, con capitelli di ordine Tuscio che sorreggono le volte a vela decorate con motivi mistilinei. Intorno un ampio parco con all'interno uno spazio circolare che contiene un'area verde.
-Sabato: 14-18 (ultimo ingresso alle 17.30)
-Domenica: 9.30-13/14-18 (ultimo ingresso alle 17.30)
Durata visita: 30 minuti
In caso di particolare affluenza l'ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Accesso riservato agli iscritti al FAI
Giornate FAI di Primavera
Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano le Giornate FAI di Primavera, giunte alla 33esima edizione, un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. In 400 città, grazie all’impegno di migliaia di volontari, saranno aperti 750 luoghi speciali, molti dei quali inaccessibili o poco conosciuti. L'evento celebra anche il cinquantenario del FAI. Le visite, a contributo libero, permetteranno di sostenere le attività della Fondazione, unendo arte, cultura e natura.