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Torre dei Caduti

Per secoli, nell’area adiacente alla Torre, vi fu un prato, uno spazio libero tra i borghi che si estendevano ai piedi di città alta, sede di una Fiera annuale a carattere internazionale, documentata già alla fine del IX secolo, che si apriva in coincidenza con le feste patronali di S. Alessandro (26 agosto).

Nella seconda metà dell’Ottocento, la decadenza della Fiera, dovuta a concomitanza di fattori produttivi, commerciali e sanitari, e lo spostamento del centro amministrativo e commerciale da città alta a città bassa, decretarono la trasformazione dell’intera area. Le diverse ipotesi inserite nei Piani regolatori del Comune non trovarono esecuzione, come pure il concorso nazionale del 1906, che giudicò non idonee tutte le proposte. L’anno successivo, un nuovo concorso, decretò vincitore il progetto di Marcello Piacentini (1881-1960) e Giuseppe Quaroni, che rispondeva alle esigenze di funzionalità e modernizzazione e rispettava la visione di città alta.

I lavori esecutivi dell’area, iniziati dopo aver acquisito la proprietà di tutte le botteghe della Fiera, subirono un’interruzione allo scoppio della prima guerra mondiale e ripresero solo al termine, con una importante modifica: il cambiamento di funzione della Torre (1921). Da edificio decorativo divenne monumento dedicato alla memoria dei caduti bergamaschi della prima guerra mondiale e perciò acquisì carattere pubblico.

Costruita con conci regolari di pietra arenaria di Bagnatica, simile nell’aspetto a quella impiegata per l’edificazione delle torri della parte antica della città, la Torre, a pianta quadrata, con cinque piani, terrazzo e torretta, fu inaugurata nel 1924.

Lo svolgimento di numerose manifestazioni pubbliche intorno alla Torre nel corso del Novecento, insieme alla consuetudine per generazioni di bergamaschi di incontrarsi, passeggiare e trascorrere il tempo libero nei locali pubblici e lungo il viale del Sentierone, rafforzarono ruolo e funzioni dell’area, sempre più vissuta e percepita come nuovo centro cittadino. Al nucleo antico di città alta si affiancò il complesso architettonico piacentiniano, simbolo della Bergamo moderna.

Luogo

Bergamo

Piazza Vittorio Veneto

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