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Palazzo Terzi

Dimora storica dell XVII secolo. Si trova al limite della rocca nella parte alta di Bergamo ed é considerato il più importante palazzo barocco della città. Palazzo Terzi come lo vediamo ora è il risultato di un divenire architettonico durato circa un secolo e mezzo (dal 1630 al 1770).intorno alla fine del 1500 si sa attraverso documenti contenuti nell'archivio della famiglia che sul colle in cui sarebbe nata la costruzione del palazzo vera e propria esisteva una contrada denominata "Rizzolo", ancora in parte percorribile nei sotterranei della casa e che saliva da via san giacomo fino alla contrada di san cassiano (ora via Donizetti). questa contrada presentava edifici lungo tutta la sua lunghezza,edifici adibiti ad uso sia residenziale che commerciale,da come sipuò ancora oggi denotare dalla presenza di un forno in una delle fondamenta delle vecchie case inglobate nelle fondamenta stesse del palazzo. Dai documenti dell' 1600 si comprende che dopo varie acquisizioni da parte di Aloysius Terzi (Alvise) lungo tutto lo sperone che si estendeva dal monastero di suore (dove ora sorge il liceo classico Sarpi di costruzione ottocentesca) fino a via Donizetti di vari edifici del 1400-1500 si procedette con la demolizione sistematica di essi per formare i tre stabili che avrebbero dato successivamente vita al palazzo come ora lo vediamo.ancora oggi nei sotterranei dell' edificio si osservano muraglioni con archi a sesto acuto e murature romaniche in pietra ben sagomate che con molta probabilità sostenevano i terrapieni attui alla funzione di sostenimento dell' antico monastero che sorgeva in piazza rosate. Nel 1610 alvise (1611-1688) acquista più case progressivamente sul pendio che da piazza rosate scende ripido fino a via san giacomo.nel 1652 viene acquistata una casa di proprietà Manara rivolta a nord verso via San Cassiano (tomo 4,pp 7.12). dal 1640 al 1644 vengono fatti grandi lavori di decorazione sul lato meridionale con artisti di alto livello come Storer, Barbello, Ghislandi e Tencalla. l'ampliamento della casa continua anche nel 1723 da parte con luigi terzi che acquista una casa detta "caneva" in via san giacomo (archivio tomo 4 p.92), una rimessa per carrozze adiacente alla piazzetta dinnanzi al palazzo e nel 1738 di un orto dinnanzi la facciata del palazzo che fino a quel momento era soffocata dando su una viuzza di larghezza intorno ai tre metri e quindi che rendeva impossibile la deambulazione in carrozza fino al portone di ingresso. fu proprio negli anni successivi che quindi luigi terzi fece, con lavori di grande difficoltà, asportare una grande porzione di terreno dinnanzi alla facciata contenuta in un terrapieno per poter edificare una piazzetta dinnanzi alla casa che potesse quindi dare più ossigeno alla facciata stessa del palazzo e che rendesse più agevole il muoversi in carrozza fino all'entrata principale. nel 1739 secondo progetto del Caniana commissionato sempre da luigi terzi si compirono vari studi inerenti il possibile abbellimento del terrapieno di contenimento realizzato per creare la facciata,si decide infine di realizzare una nicchia centrale e venne incaricato lo scultore Storer di occuparsi dell' abbellimento della nicchia ricavata con statue,inoltre vennero realizzate delle nicchie attue probabilmente alla defluizione delle acque dal terrapieno ma che vennero successivamente chiuse.nel 1758 si trova un documento in cui si descrivono i lavori di abbellimento del palazzo molto convulsi e attivi, con capomastro Bottai e con architetto Filippo Alessandri (1713-1773), imparentato con gli stessi terzi e succeduto al decesso precedente direttore dei lavori Caniana, morto 4 anni prima, ristudiando quanto già prima progettato.si decide con l'Alessandri di alzare il palazzo di un piano in legno e di realizzare alla sua sommità una altana.
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Luogo

Bergamo, Piazza Terzi, 2

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