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Fare gli gnocchi in casa. Con cinque condimenti da acquolina

Guida. Potete preparali da soli o con i bambini. Purché seguiate qualche semplice regola. E se non volete un sugo classico al pomodoro, ecco le nostre dritte

Lettura 3 min.

Esistono gnocchi di qualsiasi tipologia: di patate, alla zucca, alle erbe spontanee, agli spinaci e quelli di semolino (conosciuti come gnocchi alla romana). Senza dimenticare i canederli, e chi più ne ha ne metta. Ma fra tutti questi tipi, gli gnocchi di patate sono la versione più semplice per chi vuole cimentarsi per la prima volta nella preparazione. Soprattutto se si hanno in casa dei piccoli aiutanti che non vedranno l’ora di mettere le mani in pasta. Ci sono però delle regole da rispettare affinché il vostro risultato sia un buon gnocco.

Scegliere le patate giuste

Sono da evitare le patate novelle e quelle troppo giovani per un solo motivo: contengono troppa acqua e quindi durante l’impasto andrebbe aggiunta troppa farina. Le patate gialle più asciutte sono le migliori, da evitare le bianche e le rosse. Meglio sceglierle di dimensioni simili.

Cuocere le patate e schiacciarle

Le patate vanno fatte bollire per circa 20-30 minuti dall’inizio del bollore, senza aggiungere il sale. Purtroppo i tempi sono indicativi perché dipende molto dalla loro dimensione. Prima di gettarle nell’acqua bollente è meglio lavarle bene, senza sbucciarle. Una volta cotte, la pelle verrà via molto facilmente ed è possibile passare alla fase più divertente: lo schiacciapatate! È sconsigliabile schiacciarle con la forchetta perché rimarrebbero pezzi di patate grossolani che andrebbero a infastidire l’assaggio.

Impastare

Unire alle patate schiacciate della farina, ma senza esagerare. C’è chi aggiunge anche l’uovo; questo è a discrezione in base alle patate utilizzate. Se le patate sono troppo umide meglio non mettere l’uovo. In generale, per un kg di patate è possibile aggiungere 1 uovo e circa 400 g di farina.

Formare gli gnocchi

Prendere parti di impasto e creare dei rotolini con le mani. Tagliare con un coltello l’impasto a piccoli tocchetti che diventeranno i nostri gnocchi.

Evitare di aggiungere troppa farina

Gli gnocchi diventerebbero duri, compatti e non sapranno più di patata. Una volta pronti, sono da disporre su un piano leggermente infarinato in attesa della cottura. Meglio farli riposare un poco e, una volta pronta l’acqua bollente salata, tuffiamoli poco per volta. Quando salgono in superficie (dopo pochissimi minuti) sono da raccogliere con l’aiuto della schiumarola, facendoli quindi saltare per poco tempo nel vostro sugo preferito. Magari uno di quelli che vi consigliamo qui sotto.

Gnocchi alla sorrentina

Sono un primo piatto di origine partenopea, impossibile da non apprezzare e preparato a partire da ingredienti poveri: il sugo di pomodoro, la mozzarella e il formaggio grattugiato. Da preparare un sugo di pomodoro a base di passata o pelati. Si parte soffriggendo leggermente uno spicchio d’aglio in poco olio e aggiungendo poi il pomodoro, dunque salare, pepare e far cuocere per una ventina di minuti. Nel frattempo, cuocere e scolare gli gnocchi, per unirli successivamente alla salsa. Trasferire tutto in una pirofila da forno insieme a una mozzarella a cubetti (o tocchetti) e tanto formaggio a grana grattugiato. Infornare in modalità grill per almeno 10 minuti.

Gnocchi burro fuso, salvia e speck

Un condimento semplice ma goloso, che permette di abbellire il piatto a piacere. Sciogliere del burro con la salvia e, a parte, far rosolare in una padella antiaderente lo speck tagliato a listarelle. Una volta pronti gli gnocchi, scolarli e aggiungerli al burro fuso con la salvia. A questo punto impiattare avendo cura di aggiungere qualche listarella di speck. Condire anche con formaggio a piacere.

Gnocchi alla crema di zucca e pecorino a scaglie

Un condimento delicato e salutare utilizzando uno dei prodotti autunno-invernali per eccellenza: la zucca, il cui sapore prevalentemente dolce è bilanciato dal salato e dalla complessità aromatica del pecorino toscano. Mondare una piccola cipolla e fare un soffritto con olio extravergine di oliva. A questo punto, tagliare a tocchetti la zucca precedentemente mondata e aggiungerla alla cipolla. Regolare di sale e sfumare con un poco di vino bianco; aggiungere quindi mezzo bicchiere di acqua, abbassare la fiamma, coprire e cuocere per circa 40 minuti. A questo punto spaccare la zucca con l’aiuto di una forchetta, oppure frullare e aggiungere un poco di latte per finire la nostra crema rustica, omogeneizzando il tutto. A questo punto, una volta cotti gli gnocchi, aggiungerli alla crema. Impiattare avendo cura di pepare e distribuire le scaglie di pecorino in ogni piatto, in abbondanza.

Gnocchi con crema di zola e nocciole

Un classicone per condire gli gnocchi: la crema al formaggio. In questo caso abbiamo scelto lo zola, ma è possibile utilizzare anche altre tipologie come il Taleggio o uno stracchino. Tagliare il formaggio a cubi e metterlo in una padella con un poco di latte. Fare sciogliere bene il tutto e nel frattempo cuocere gli gnocchi. Una volta pronti, scolarli aggiungendoli alla salsa al formaggio. Impiattare cospargendoli di nocciole sgusciate e tritate.

Gnocchi con il sugo di pesce (alla Trabaccolara)

Questa è una ricetta povera a base di pesce: il sugo alla Trabaccolara è infatti tipico delle zone della costa toscana, luogo in cui i pescatori preparavano questo condimento utilizzando il pesce che non può essere venduto. Si parte quindi dal pesce misto a filetti, come una triglia o una cernia: dopo averli infarinati, sono da rosolare in un poco di olio extra vergine di oliva. Aggiungere quindi uno spicchio di aglio e i pomodori pelati, senza esagerare in termini di quantità. Dopo circa 15-20 minuti di cottura (i filetti si saranno spappolati) versare gli altri pesci, crostacei e molluschi a piacere: dalle seppioline a tocchetti, fino alle cozze, al calamaro, ai gamberi e tutto quello che ispira. Fare cuocere ancora 10 minuti circa ed ecco il sugo in cui tuffare gli gnocchi appena pronti.

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