93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home
SPONSORIZZATO

«Da Nano», storica trattoria di Foresto Sparso

Articolo. Dagli anni ’50 ad oggi, la locanda di Teresa e Battista propone piatti autentici preparati come si faceva una volta. Oggi il testimone è passato ad Andrea Cadei che, con alla mamma Piera, continua a puntare sui sapori del territorio.

Lettura 1 min.

La Trattoria «Da Nano» di Foresto Sparso ha una storia lunghissima. Una storia fatta di passione, famiglia, tradizione e accoglienza. Il tutto è partito negli anni ‘50 quando i nonni Teresa e Battista diedero vita ad una locanda tradizionale, che a qualsiasi ora del giorno sfamava locali e gente di passaggio e che era un punto di ritrovo per la gente di paese che si intratteneva nelle salettine giocando a carte, come si faceva una volta. Ai fornelli c’era nonna Teresa che preparava ogni giorno gustose pietanze utilizzando quello che di fresco cresceva nell’orto e quanto di buono riusciva a reperire dal pollaio. Una cucina semplice e di territorio, autentica, preparata con passione e competenza.

Dalla prima alla seconda generazione, le sale della trattoria hanno continuato ad accogliere i compaesani di Foresto Sparso, bergamaschi provenienti da altre aree della provincia e clienti di passaggio pronti ad assaggiare le prelibatezze della cucina territoriale. E così continua anche oggi, con Andrea Cadei - terza generazione della famiglia - che, insieme a mamma Piera in sala, gestisce con passione l’attività di famiglia.

«Da Nano», che prende il nome proprio da nonno Battista, il più piccolo della famiglia, per questo chiamato Nanì, è ormai un’istituzione per chi vuole gustare i sapori più autentici del territorio.

Ancora oggi in cucina si preparano i famosi maccheroncini con ragù rivisitato di carne suina, aglio e verdure, ricetta storica di nonna Teresa tramandata di generazione in generazione. Un piatto che trovate in menù come “pasta alla campagnola”, ma che è talmente rappresentativo del locale da essere dai più affezionati chiamato semplicemente “la pasta del Nano”. E ancora i casoncelli, le pappardelle con salmì di cervo o cinghiale, i risotti.

Nei secondi piatti il coniglio, la faraona ripiena e lo stracotto di manzo. Piatti autentici che, vista la grande richiesta, restano in carta tutto l’anno. Un menù che viene arricchito di qualche preparazione più fresca durante la bella stagione, e che viene preparato ancora in casa, come si faceva una volta, con ingredienti locali. Da non perdere i dessert, come l’amato tiramisù o le prugne sotto spirito, digestivo a fine pasto come si usava una volta, per una tradizione che qui da Nano non muore mai.

L’estate è la stagione perfetta per passare di qui, cenando nel bellissimo dehors impreziosito da un glicine in fiore, a rinfrescare anche le serate più calde. La veranda ha circa 60 posti a sedere ed è ottimo anche per grandi gruppi. All’interno l’atmosfera accogliente delle salette con il camino, per tavoli da 2-4 persone, e la sala conviviale per le tavolate, tiene in vita la storia di questo luogo magico.

La Trattoria è aperta per cena tutte le sere tranne il martedì, e la domenica anche per pranzo. Prenotazioni al numero 035 930095.