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5 fumettisti bergamaschi da tenere d’occhio

Articolo. Matteo De Longis, Marco Zambelli, Michele Carminati, Alberto Locatelli e Daw, autori made in Bergamo che si muovono quasi tutti nel panorama fumettistico nazionale. Li abbiamo intervistati

Lettura 3 min.
“The Prism #1” di Matteo De Longis

Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato lo stato di salute delle fumetterie a Bergamo (trovate l’articolo qui). Oggi invece andiamo a sbirciare l’attività creativa di cinque fumettisti del nostro territorio. Persone che sono riuscite a trasformare la loro passione in un lavoro o stanno provando a realizzare questa aspirazione con molta tenacia.
Scopriamo dunque chi sono, come hanno esordito e di cosa si stanno occupando attualmente.

Matteo De Longis

Inizia la sua carriera in Francia collaborando per il fumetto “Sky-Doll Spaceship Collection” e nel 2013 esce il suo primo artbook “Vox”. Attualmente lavora come cover artist per la terza stagione di “Orfani: Nuovo Mondo” di Sergio Bonelli Editore.
Quella di Matteo per il disegno è una passione che gli è stata trasmessa da bambino e che negli anni ha coltivato facendola propria. Suo nonno infatti era un disegnatore ed è stato proprio lui a “mettergli la matita in mano”. Il 2020 per Matteo sarà un anno davvero importante in quanto verrà pubblicata la sua prima opera a fumettiintitolata “The Prism #1”.
Dopo molti anni a occuparmi di design, illustrazione e cover art per progetti di altri, finalmente mi sono deciso a creare un’opera totalmente mia come autore. Nonostante io abbia già quarant’anni, con il progetto che sto realizzando è come se tutto cominciasse ora.” Così l’autore esprime la felicità per l’arrivo in tutte le librerie e fumetterie del suo volume a cui faranno seguito altri sette, tutti editi da Bao Publishing. “The Prism #1” è una storia fantascientificain cui Matteo ha voluto racchiudere la sua grande passione per la musica.

Marco Zambelli

Nato a Bergamo nel 1992, si è diplomato al corso di Fumetto della Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia nel 2015. Esordisce pubblicando, in collaborazione con Lorenzo Zaghi, il suo primo fumetto “Sockman” per It Comics.
Anche per Marco la passione verso il mondo del fumetto e del disegno nasce da bambino. Un misto tra svago e appagamento derivato dal vedere la felicità delle persone che ricevevano in dono i suoi disegni. Da lì, il passo che lo ha portato a prendere la decisione di intraprendere una carriera artistica è stato breve: “visto che il disegno era riuscito a catturare il mio tempo e la mia attenzione senza farmi nessun torto, ho pensato valesse la pena di affidargli tutto quello che mi restava”.
Dopo aver tenuto corsi di disegno per ragazzi presso il Museo del Fumetto di Milano WOW e in molte scuole della provincia, ora è docente presso la Scuola Internazionale di Comics sempre a Milano. Recentemente, oltre a lavorare come illustratore per collane di racconti per ragazzi, ha realizzato le illustrazioni tematiche del ricettario del cocktail bar milanese Ugo.

Michele Carminati

Diplomato all’Accademia Carrara di Bergamo, è conosciuto nel panorama fumettistico bergamasco soprattutto per aver realizzato “Valgard”, serie a fumetti umoristica in quattro volumi pubblicata per la prima volta nel 2011 a opera di ComixRevolution.
Frequentavo ancora le scuole elementari quando ho compreso che disegnare fumetti mi piaceva da matti e mi rendeva felice, soprattutto quando i miei compagni di classe leggevano le mie storie e si divertivano”, così Michele racconta della nascita del suo sogno di diventare un autore di fumetti. Sogno che però purtroppo ad oggi non si è ancora avverato al cento per cento. Attualmente il lavoro dell’artista bergamasco infatti è in tutt’altro settore.
Nonostante ciò, la passione per il fumetto occupa tutto il tempo libero di Michele che continua a dedicarsi a numerosi progetti. A novembre di quest’anno ha pubblicato sul suo sito “Banane”, episodio pilota del nuovo fumetto “Bounty Hunters”. Treanimali antropomorfi cacciatori di taglie, arti marziali e robot giganti saranno i protagonisti di questo suo progetto umoristico.

Alberto Locatelli

Dopo aver finito l’accademia, viene avviato al mondo del lavoro dalla Scuola di Fumetto ComixRevolution di Bergamo che frequenta a partire dal 2012. Con essa pubblica nel 2014 il volumetto “Fiöla del Vent – la leggenda della Dòna del Zoch” in collaborazione con Carlo Pedrocchi. Da un anno è proprio Alberto a essere diventato docente della scuola che lo ha formato professionalmente. Dal 2013 inoltre ha iniziato a lavorare in maniera fissa su “Don Camillo a fumetti”, serie che va avanti da molti anni per ReNoir Comics.
Oggi però si è preso una pausa da questo lavoro per concentrarsi su un progetto per It Comics intitolato “Area 20100”. Il volume uno di quest’opera, a cui ne seguiranno altri sei, verrà presentato per la prima volta a marzo in occasione della fiera milanese Cartoomics.
“Area 20100” è una miniserie fantascientifica ambientata a Milano negli anni ’70 a cui Alberto lavora alternandosi con un altro disegnatore, Antonello Catalano. La divisione tra presente e flashback all’interno della storia sarà scandita dai diversi stili dei due autori. Alberto si occuperà di realizzare tutte le parti del racconto ambientate nel presente con il suo stile ad acquerello, mentre Antonello tratteggerà le scene del passato.

Daw

Vero nome Davide Berardi, esordisce con “‘A’ come ignoranza”, una collana di volumi che raccolgono storie umoristiche a fumetti. Le opere sono state pubblicate dal 2007 al 2012 per ProGlo Edizioni e successivamente ristampate con l’aggiunta di storie inedite per Panini Comics.
La passione per il disegno ha sempre accompagnato Davide, che lo usa soprattutto per fare battute o comunicare concetti in modo molto più immediato e incisivo di quanto possano fare a volte le parole. È proprio ai tempi della scuola che Davide apre un blog dove pubblica le proprie vignette umoristiche riscuotendo da subito un ottimo successo. Attualmente è impegnato nella realizzazione di una storia di cui però non può rivelare nulla essendo un progetto segretocon il quale vorrebbe tornare sotto i riflettori. L’ultimo lavoro, uscito l’anno scorso, si intitola “Pupparino”. Un’autoproduzione a fumetti in cui Davide ha ritrovato quella vena comica che lo ha contraddistinto fin dagli esordi.