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Dentro il sogno del Liberty, nella sua capitale italiana

Articolo. Dal 21 al 30 luglio, a Sarnico, apriranno le porte i capolavori progettati dall’architetto milanese Giuseppe Sommaruga. Un’occasione unica non solo per accedere a luoghi simbolo della Belle Époque, ma anche per ascoltare anche la storia di chi li ha voluti e abitati

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Villa Surre

Non è un caso che Sarnico sia capitale italiana del Liberty, candidata a Patrimonio Unesco dell’Umanità per i suoi gioielli architettonici di inizio Novecento. Qui infatti, tra ville, villini e palazzi, si respira l’atmosfera Liberty ai suoi vertici, grazie alle cinque opere progettate dall’architetto milanese Giuseppe Sommaruga per la facoltosa famiglia degli imprenditori Faccanoni.

Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, la Pro Loco Sarnico ha ideato il progetto “Sarnico e le gemme del Liberty”, che dal 21 al 30 luglio accompagna alla scoperta dei capolavori firmati dal grande architetto milanese, comprese le ville che sono tuttora di proprietà privata e dunque solitamente non accessibili al pubblico.

Dall’incontro tra Sommaruga e la famiglia di imprenditori Faccanoni nacquero, infatti, Villa Giuseppe Faccanoni, un’opera straordinaria per capacità di invenzione architettonica, fantastica, imprevedibile e innovativa. In Piazza SS. Redentore, sorge l’Asilo infantile Antonio Faccanoni e poco distante, all’interno del cimitero, il Mausoleo della famiglia Faccanoni, che richiama uno ziqqurat orientale, decorato da sculture e fregi dallo scultore milanese Ambrogio Pirovano. Al numero 1 di via Orgnieri sorge Villa Passeri, in origine una piccola filanda che Pietro Faccanoni volle trasformare in una dimora signorile. Proseguendo per circa 3 km in direzione Predore, dopo i Cantieri Riva, si incontra Villa Surre, commissionata da Luigi Faccanoni, con l’alta torre che domina il lago.

Dal 21 al 30 luglio 2023 la città sarà animata da oltre 50 appuntamenti tra tour guidati, esperienze sul lago, mostre, concerti, spettacoli, performance e laboratori per bambini. Nei weekend saranno proposti tour guidati alle opere Liberty: a bordo di un bus navetta si conoscerà così il percorso considerato il più poetico in Italia per la sua bellezza e suggestione.
I visitatori potranno fare anche una crociera in motonave ed escursioni guidate in kayak con gli istruttori dell’associazione Kayak Sarnico, per ammirare le ville di Sarnico dalla prospettiva unica del lago. Ci sarà la possibilità di visitare ‘La Capitanio”, ormeggiata sul lungolago, il più antico battello navigante sul Lago d’Iseo, insieme a un nostromo dell’Associazione Capitanio 1926 che ne racconterà la storia quasi centenaria.

Mercoledì 26 luglio i bambini potranno divertirsi con un laboratorio di gessetti curato del madonnaro Giovanni, nel parco di Villa Faccanoni.
Sempre in tema di collaborazione tra Bergamo e Brescia, verranno organizzati quattro concerti con la partecipazione di orchestre e musicisti delle due province e la direzione artistica di Mauro Cadei: sabato 22 luglio in Piazza XX Settembre si esibirà l’Orchestra fiati Brixiae Harmoniae con “I primi del ‘900 tra suoni e forme”, domenica 23 luglio in Villa Surre l’Ensemble Sixie Dixie con “Dixieland: dagli albori del Jazz”, sabato 29 in Villa Faccanoni l’Orchestra fiati di Valle Camonica con “Hommages, banda e musica nel periodo Liberty e domenica 30 in Piazza XX Settembre l’Orchestra fiati Filarmonica Mousike con “Tubular Bells” (tutti con inizio alle ore 21).

Saranno allestite tre mostre con un diverso focus sul Liberty. Nella ex chiesetta Nigrignano si potrà ammirare la Collezione d’Arte della Manifattura Chini e nell’ex biblioteca di Piazza Freti, un’esposizione di arredi, dipinti, sculture della Belle Époque, curate da Sergio Radici. Passeggiando sul lungolago, si incontrerà una mostra fotografica dedicata alle architetture e ai luoghi Liberty in Europa meno conosciuti.

Per l’occasione, domenica 23 luglio è prevista anche l’apertura straordinaria con visite guidate dei Cantieri Riva, altra eccellenza che ha reso Sarnico famosa nel mondo.
Il programma prevede anche due escursioni con visite guidate alla scoperta della Brescia Liberty e del Grand Hotel in stile Liberty di San Pellegrino.

Per permettere a tutti di conoscere le bellezze Liberty di Sarnico, la Pro Loco pubblicherà sul suo sito web un video guida, realizzato con un drone dalla regista Simona Stoppa di OpenEyes Film, e il libro “Il Liberty a Sarnico” di Giuseppe Faccanoni.

Il progetto “Sarnico e le gemme del Liberty” è organizzato da Pro Loco Sarnico con il patrocinio di Comune di Sarnico, Consiglio Regionale della Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo, Associazione Italia Liberty, Sarnicom, il contributo di Fondazione Cariplo con Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana e il supporto dell’Associazione Produttori Guarnizioni del Sebino.

“Sarnico e le Gemme del Liberty” si aprirà venerdì 21 luglio alle ore 21 con l’accensione in Piazza Umberto I di quattro lampadari del tempo, i rievocatori del Gruppo Italiano Attacchi di Bergamo e lo spettacolo itinerante Bianche Presenze con danzatrici su trampoli vestite da bianche farfalle luminose che danzano e stupiscono con giochi nell’aria. Domenica 30, ultimo giorno della manifestazione, dalle 11 le vie di Sarnico saranno animate dal passaggio di rievocatori e si potranno ammirare l’allestimento di un picnic storico e l’esposizione di velocipedi degli anni 1869-1940.

Il Liberty è un intero paesaggio

I luoghi del Liberty a Sarnico possono essere compresi fino in fondo solo se si ha l’opportunità di accedervi e ascoltare anche la storia di chi li ha voluti e abitati. L’occasione unica è offerta dalle visite in programma per «Sarnico e le gemme del Liberty», che aprono dopo 25 anni le porte dei capolavori del Sommaruga.

Un esempio? La storia di Villa Giuseppe Faccanoni che, posata proprio sulla riva del lago, è senz’altro la più suggestiva e conosciuta tra le ville che l’“architetto del Liberty” Giuseppe Sommaruga progettò a Sarnico per la famiglia di imprenditori Faccanoni. Meno noto è il fatto che questa architettura sia vero e proprio specchio del suo proprietario, «il tipico signore della Belle Époque».

Giuseppe Faccanoni era il classico bell’uomo, che si faceva notare per eleganza e portamento, che aveva viaggiato tanto per l’Europa ed era ben introdotto negli ambienti di rango. Non fu da meno come uomo d’affari, capace con la sua abilità di dare un contributo fondamentale alle imprese Faccanoni, tanto che con i fratelli si aggiudicò diverse grandi opere nel territorio dell’ex Impero Austro Ungarico. Il fatto che fosse appassionato di nautica ci aiuta a capire la scelta di trasferirsi nel 1907 da Milano a Sarnico, affidando al Sommaruga, proprio come i fratelli Pietro e Luigi, il compito di costruire il suo perfetto «villino per scapolo» (così si intitola il progetto originale) che segnerà per l’architetto uno dei vertici della sua carriera.

Oltre che come un capolavoro della sovrabbondanza decorativa e del narcisismo del Liberty, infatti, la villa si può leggere come una straordinaria prova di architettura di paesaggio. L’edificio sembra nascere insieme alla natura circostante, abbandonando ogni regola di simmetria per offrire tanti punti di vista differenti sullo splendido orizzonte del lago: nessuna facciata tradizionale; ben sette accessi differenti alla casa, uno per ogni lato; logge e balconi diversi per forma e dimensioni; mansarde, bovindi, scalinate; rivestimenti in pietre diverse, dal bugnato alla pietra di Sarnico al medolo di Credaro, con decorazioni in cotto, cemento e ceramica. La natura è rigogliosissima ispiratrice anche dei motivi decorativi che si susseguono in ogni dove, dalla splendida cancellata in ferro battuto – un viluppo di nastri, fiocchi, nodi e insetti rimasti intrappolati tra deliziose ragnatele – all’esotico bestiario, reale o di fantasia, che fa arrampicare sulla villa lumache, scimmie e lemuri, fino alle tartarughe e alle aragoste che si incontrano in giardino.

Allo stesso tempo Sommaruga reinventa il paesaggio, immergendo la villa in un parco che rubava alla pittura l’apparente casualità di un giardino romantico, ma soprattutto creando una penisola artificiale che, su palafitte, si distende sull’acqua per offrire all’edificio la massima prospettiva sullo specchio lacustre. Ma Sommaruga, sapendo di assecondare il desiderio del suo committente, appassionato di vela, voleva che il lago entrasse idealmente anche all’interno della casa. Così, già da lontano la villa richiama inequivocabilmente la struttura di una nave, con tanto di rostri che si allungano verso l’acqua.

Per info, il programma completo è su www.prolocosarnico.it e www.visitlakeiseo.it. Ingresso gratuito, alcuni eventi sono su prenotazione.