93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
< Home

Relazione, abilità, comunità e Kapacityes: come sta crescendo Tantemani

Articolo. Serigrafia artigianale, spazio per workshop (stampa, illustrazione, ceramica e molto altro al via da gennaio), base operativa di Pigmenti: il progetto del Patronato San Vincenzo è una possibilità creativa per tutte le abilità (soprattutto quelle differenti). Fra arte, artigianato, attenzione ai rapporti umani e al sociale

Lettura 4 min.

Uno spazio definito ma allo stesso tempo intessuto da decine di attraversamenti personali, sociali, disciplinari. Un’officina-laboratorio di recupero della manualità ma anche ambiente di aggregazione. Un luogo all’insegna del lavoro partecipato e condiviso e allo stesso tempo un’esperienza di autonarrazione.
Tantemani insomma non si può tradurre con una visione monoculare e il logo – con il suo moltiplicarsi delle dita di una sola grande mano – sintetizza al meglio tutti gli aspetti di questo hub, termine mutuato dall’informatica che calza a pennello per il “concentratore” creativo di via Suardi 6 a Bergamo.

Tantemani è infatti una situazione artigianale-artistica ma è pure un progetto non semplice da restituire nei suoi obiettivi di fondo: a partire dal fatto che nasce e cresce con coordinate – geografiche, sociali, formative e progettuali – differenti da quelle cui ci hanno abituato luoghi “istituzionali” della creatività, come ad esempio i musei.
In altre parole si avvicina piuttosto alle “eterotopie” così come concepite da Henri Lefebvre, descritte come spazi sociali liminali ricchi di possibilità, nei quali può nascere “qualcosa di differente” attraverso l’azione collettiva.

Abbiamo chiesto a Davide Pansera, della Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo, di raccontarci come si sta sviluppando questa “città creativa” all’interno della città che è Tantemani. Lo abbiamo fatto attraverso 5 parole chiave: ciò che leggerete qui sotto è tutta farina del sacco di Davide.

Relazione (l’arte come strumento di)

Alla base del progetto Tantemani c’è l’attenzione all’arte e alla creatività come strumenti di relazione, grazie alle quali anche chi ha difficoltà a interagire nel modo che noi oggi concepiamo come ‘normale’ trova forme e modalità altrettanto efficaci. Siamo fin troppo abituati a padroneggiare il linguaggio verbale e questo se da un lato è positivo perché ci mette in condizione di comunicare, dall’altro ci rende anche molto abili a utilizzarlo come scudo e camoufflage di noi stessi. Per questo per noi è più semplice scrivere o parlare di una cosa che disegnarla. Il gesto del disegno ci mette decisamente in difficoltà, ci spiazza perché ci mette in discussione e ci denuda anche un po’, travalicando una serie di protezioni che con il chiacchierare ci siamo costruiti. A maggior ragione, chi ha difficoltà ad esprimersi attraverso il linguaggio verbale trova nel gesto creativo qualcosa di più naturale.

Abilità (laboratori per tutte le), soprattutto quelle diverse

All’origine progetto Tantemani c’è il laboratorio dedicato alla tecnica di stampa artigianale della serigrafia, che nasce all’interno della Cooperativa sociale Patronato San Vincenzo, in relazione alla scuola professionale del patronato. Questo era ed è il laboratorio in cui i ragazzi – che frequentano la scuola ma faticano a seguire lezioni frontali – possono fare un’esperienza diversa in un luogo lavorativo. Dalla serigrafia è nata una serie di progetti. C’è il laboratorio creativo con donne che vivono situazioni di fragilità, marginalità, violenza: attraverso forme espressive anche molto semplici come il cucito, il disegno o le tecniche giapponesi di legatoria, sperimentano forme di relazione e di espressione di sé stesse. E poi c’è il laboratorio Tantemani per giovani adulti con disabilità di differenti tipologie, da quella psichica alla sindrome di down. Qui si lavora sull’espressione utilizzando il disegno, la stampa in serigrafia, la lavorazione e la decorazione della ceramica, tecniche semplici ma che permettono di esprimersi nel modo più libero possibile.
Gli esiti di entrambi i laboratori sono poi messi in vendita per sostenere attività laboratorio ma anche per riconoscere valore a quanto prodotto. Perché la volontà del progetto è di uscire dalla modalità ‘pietista’ che spesso caratterizza la relazione con la disabilità e la marginalità. Il laboratorio produce cose di qualità, che possono sorprendere e piacere anche a chi non conosce progetto sociale che c’è dietro.

Comunità (l’arte pubblica per ri-tessere delle)

Pigmenti è il progetto di Tantemani legato all’arte pubblica, che negli anni ha organizzato residenze d’artista, invitando gli street artist a lavorare a Bergamo, dipingendo murales, guidando workshop, stampando con noi in serigrafia. L’approccio anche in questo caso non è quello di chi opera nel campo dell’arte ma quello di una cooperativa sociale. Ciò posta l’attenzione sui processi creativi che coinvolgono piccole e grandi comunità, dai residenti del quartiere Malpensata di Bergamo ai ragazzi di Arcene – questi ultimi ad esempio ogni anno realizzano insieme ad un artista un murales dedicato a uno degli articoli fondamentali della Costituzione.
Si tratta di utilizzare l’arte come forma di ricostruzione di rapporti, sempre garantendo un risultato finale di qualità. Inoltre, giunge quest’anno a giugno alla terza edizione il Baleno Festival, una tre giorni di musica, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e laboratori creativi per adulti e bambini, per far rivivere il Parco della Malpensata.

Officine Tantemani (il nuovo spazio)

Da qualche mese, con l’obiettivo di aprirci sempre di più alla città, abbiamo aperto in via Suardi 6 il nuovo spazio Officine Tantemani dove finalmente i nostri progetti, prima decentrati, hanno trovato una casa comune, in una feconda contaminazione tra laboratori, spazi espositivi e studi d’artista. Qui hanno trovato casa anche due artiste bergamasche: Cinzia Benigni, stampatrice e docente all’Accademia Carrara, e Susanna Alberti, illustratrice e ceramista.
Nasce da qui il nuovo “untemporary” shop, aperto in modo permanente, e la nuova stagione di workshop di Tantemani che, da ottobre a giugno, propone a tutta la cittadinanza di sperimentare le tecniche artigianali della creatività. L’idea è quella di rispondere al bisogno delle persone di esprimersi creativamente con la possibilità in futuro di mettere a disposizione di chi vuole creare le necessarie attrezzature, come le macchine di stampa.

Kapacityes

Ora stiamo lavorando a un progetto europeo, con il Comune di Bergamo come capofila, che prevede la realizzazione nel 2021 di 30 opere di arte pubblica nel quartiere di Borgo Palazzo. “Kapacityes” riqualificherà due stabili: uno diventerà sede di cohousing e l’altro di attività extrascolastiche per i bambini. I due luoghi saranno idealmente collegati attraverso l’arte pubblica, coinvolgendo un gruppo di artisti per eseguire murales e installazioni di arredo urbano. Dieci muri, in particolare, racconteranno altrettanti episodi dell’Odissea, in una narrazione attraverso il quartiere ispirata ai laboratori con i bambini che avranno luogo nella prossima primavera.

Questo è Tantemani, un crogiuolo di idee feconde che stanno sbocciando in città. Se volete farne parte potete partecipare a uno dei workshop che da gennaio sono attivi: stampa, illustrazione, ceramica e molto altro. Tutte le info qui sotto.

Sito Tantemani

Approfondimenti