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Perché andare a BergamoScienza, il festival delle parole semplici per raccontare un mondo complesso

Articolo. 8 motivi (più uno) per partecipare all’evento dedicato alla scienza, alla tecnologia e alle questioni fondamentali del contemporaneo. Dal 5 al 20 ottobre

Lettura 4 min.

Un linguaggio comprensibile ma competente, che non parla mai per slogan, per affrontare temi scientifici sia d’attualità sia di base, attraverso relatori sempre di grande – spesso di eccezionale – qualità”. Ecco la formula del successo di BergamoScienza, che dal 5 al 20 ottobre trasformerà Bergamo in una capitale della scienza e della tecnologia, con al centro i nodi irrisolti e le ultime evoluzione del nostro presente.
La sfida è rendere accessibili a tutti temi complessi come biotecnologia, genetica o ingegneria aerospaziale, “per avvicinare la gente al mondo della ricerca e della tecnologia”, come spiega Raffaella Ravasio, Presidente dell’Associazione BergamoScienza.

La sensazione, partecipando alle numerose proposte del festival, è che scienziati, ricercatori e premi Nobel sul palco – nonostante la complessità dei temi affrontati – sappiano parlare in un modo più accessibile, raccontando le loro scoperte con parole da non cercare sullo smartphone per capire il senso generale del discorso.
Sedendo in platea l’effetto di distanza accorciata tra il quotidiano e il mondo della ricerca è reale. Chi parla sa appassionare e offrire chiavi di lettura inedite sul presente e il futuro. Riesce a condividere conoscenze in modi accessibili, ma mai semplicistici o banali. E dove i temi lo concedono, anche a far divertire. La stessa idea alla base del grandissimo lavoro che da 16 anni il Festival fa sul territorio, coinvolgendo per i giorni del festival 25 premi nobel, oltre 369 scuole e avvicinando alla scienza 1.624.430 persone.

Siccome anche quest’anno il programma è vasto e multiforme, eccovi 8 spunti più 1 per saperne di più sull’edizione di quest’anno di BergamoScienza, che ha un focus speciale sulla sostenibilità ambientale e sul cambiamento climatico. Dettagli, programmi, date e orari degli appuntamenti si trovano sul sito ufficiale del festival.

Un click da Nobel

Barry Sharpless è premio Nobel per la chimica 2001. La sua click-chemistry, che consente di sintetizzare sostanze complesse in modo rapido ha permesso di ridurre notevolmente l’impatto ambientale del mondo farmaceutico.
Insieme a lui, ospite a BergamoScienza il 20 ottobre, altri super ospiti come Marc Jacobson, direttore del programma su atmosfera ed energia della Stanford University (06/10), Massimo Tavoni, senior scientist del Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici (06/10), David Quammen, scrittore americano e autore del National Geographic (che parlerà del biologo Carl Woese e della storia della vita sulla Terra il 19/10), Miguel Nicolelis della Duke University del North Carolina, neurobiologo americano che ci porterà alla scoperta del cervello umano (20/10) e il matematico Piergiorgio Odifreddi che farà un ritratto di figura affascinante come il logico e filosofo Kurt Gödel (12/10).

Contaminazioni tra scienza e musica

Non solo conferenze, ma anche concerti per BergamoScienza, che ospiterà quattro live in prima assoluta in collaborazione con Contaminazioni Contemporanee. Tra gli ospiti il violinista austriaco Thomas Zehetmair e il suo “Sei solo”, album in cui rilegge alcune pagine di Bach (5/10) e il trombettista jazz Avishai Cohen con il pianista Yonathan Avishai (13/10).
In cartellone anche il progetto “Characters on a wall”, del quartetto di Louis Sclavis, un viaggio tra musica, arte e letteratura ispirato alla street art di Ernest Pignon-Ernest (11/10) ed “Elusive Affinity” della pianista russa Anna Gourari, che insieme alla soprano Susanne Bernhard fra classica e contemporanea sulle opere di Arvo Pärt e Johannes Brahms (19/10).

Scienza, su il sipario! Da Ruffini a Casacci dei Subsonica (con i Deproducers)

Due gli spettacoli da segnare in agenda. “Up & Down” con Paolo Ruffini e gli artisti disabili della Compagnia Mayor Von Frinzius: in scena con un happening su abilità e disabilità, in cui si ride e ci si commuove, tra diversità, emozioni e ricerca felicità (20/10). E poi “DNA: un viaggio dalle origini della vita”, dove Telmo Pievani in veste di inedito frontman incontra i Deproducers, supergruppo con Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci dei Subsonica (19/10).

Arte e scienza nello spazio pubblico

Durante i giorni del festival Bergamo diventa un museo a cielo aperto, con opere d’arte sul tema della sostenibilità ambientale ideate e realizzate da una manciata di artisti in collaborazione con le scuole. In Largo Rezzara davanti ai Propilei Francesco Pedrini e gli studenti del Fantoni propongono “Cosa resta dell’infinito?”, mentre in Piazza della Libertà Ettore Favini e i ragazzi del Liceo Artistico Manzù allestiranno “Banda”, un’opera collettiva sulle conseguenze globali dei cambiamenti climatici. La spettacolare installazione “Gravità sospesa” di Clara Luiselli invece accoglierà chi passerà in Piazza Vittorio Veneto dal 5 al 20 ottobre.

Under 10. La scienza dei piccoli

Non è mai troppo presto per avvicinarsi al mondo della scienza. Così il festival in programma offre una serie di laboratori e appuntamenti per i bambini: dal workshop “La scienza di Jules Verne”, ispirato al mondo dello scrittore francese di “Viaggio al centro della Terra”, alla mostra interattiva “Costruirci. Come l’alimentazione e lo sport ci formano”, studiata appositamente per scoprire cosa si nasconde dietro quello che mangiamo, passando per appuntamenti a teatro come “Illusionarium. Lo spettacolo della mente”.

Boom di volontari

Più che raddoppiati dai 2482 del 2012, ai 5020 dell’edizione dello scorso anno, i volontari sono l’anima di BergamoScienza. In sedici anni di festival sono stati oltre 35 mila gli studenti delle scuole e gli appassionati che hanno scelto di dedicare parte del loro tempo libero a questa manifestazione. Anche i membri del Direttivo, del Comitato Scientifico e delle commissioni Scuola, Mostre e Laboratori contribuiscono a titolo volontario.

Free entry, ma con prenotazione

Tutte le conferenze e gli spettacoli di BergamoScienza sono gratuiti, alcuni però richiedono la prenotazione (ad oggi le prenotazioni non sono ancora aperte, ma lo saranno a breve). Ricordatevi di controllare sul calendario se quello che vi interessa è a ingresso libero o meno. Laboratori e mostre invece richiedono registrazione obbligatoria. Le prenotazioni per i privati aprono lunedì 30 settembre sul sito del festival. In caso non troviate posto sarete inseriti in lista d’attesa. Se qualcuno si ritira (e se succede, mi raccomando, avvitate così da rendere a tutti la vita più semplice) potrebbe liberarsi un posto anche per voi. Tenete d’occhio la mail. Per le scuole prenotazione obbligatoria dal 19 settembre per tutti gli appuntamenti.

365 giorni di BergamoScienza

Non solo festival. BergamoScienza è attiva anche il resto dell’anno al Bergamo Science Center, a due passi dalla stazione, lungo viale Papa Giovanni XXIII. Conferenze, proiezioni, laboratori gratuiti sono in programma per privati e studenti 365 giorni all’anno, grazie anche alle attività del LEGO® Education InnovationStudio, un’area per avvicinarsi alla scienza attraverso i mitici mattoncini colorati.

Bonus track: scienziati sul sofà (per pigroni)

Se non siete riusciti a prenotarvi in tempo e l’appuntamento che vi interessava è tutto esaurito o se una sera volevate andare al festival, ma hanno vinto la pigrizia e l’ipotesi pizza e divano, i principali appuntamenti di BergamoScienza si possono seguire anche in diretta streaming sul sito ufficiale della manifestazione. Certo, la scienza dal vivo è tutta un’altra cosa.

http://www.bergamoscienza.it