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“Angel”, la cover di Alessandro e Hanna Rinella per il Banco Alimentare

Articolo. Lui è un tenore romano. Lei una cantante jazz tedesca. Coppia nella vita e nella musica, hanno deciso di rileggere il celebre brano di Sarah McLachlan con un video dedicato a Bergamo e una raccolta fondi per il Banco Alimentare

Lettura 4 min.
Alessandro e Hanna Rinella

Le settimane più difficili della pandemia di covid-19 hanno generato una serie di iniziative solidali a carattere artistico. Canzoni, poesie, opere visuali spiegano bene l’impatto emozionale che la vicenda bergamasca ha avuto a livello planetario. Raccontarle tutte è praticamente impossibile, alcune però ci hanno particolarmente colpito per la storia che c’è dietro. Una di queste è la rilettura a metà fra pop e lirica di “Angel” della cantautrice canadese Sarah McLachlan, realizzata dal tenore romano Alessandro Rinella e dalla cantante jazz tedesca Hanna Rinella, coppia anche nella vita in quel di Berlino.

“Angel”, (“Nelle Braccia di un Angelo” “secondo la versione italo-anglofona del duo) fa parte, come spiega Alessandro Rinella “della colonna sonora della versione americana del film ‘Il cielo Sopra Berlino‘, cioè ‘City of Angel‘ e ci ha sempre affascinato per questa dimensione eterea e soprattutto per il testo. Siamo rimasti sgomenti, attoniti e con un senso di profonda impotenza davanti alla disumana situazione che le vittime del coronavirus e le loro famiglie hanno vissuto. Soprattutto nel nord Italia, dove molti se ne sono andati da soli, senza un conforto e un‘ultima carezza dei propri cari”.

Da qui l’idea di una rilettura della canzone diventata poi un video grazie alla collaborazione dell’artista fiorentina residente a Berlino Lucia Vannucchi e di Luca Bozzi, attore e filmmaker toscano ma residente a Parigi. “L’adattamento in Italiano della seconda parte della canzone è venuta di getto e l‘abbiamo immediatamente registrata nel nostro home studio. Il resto l’ha fatto un musicista eccezionale come Klaus Heuermann che ha suonato chitarre, violino, cello. A quel punto avevamo bisogno di un riscontro esperto. Abbiamo spedito allora il file in Canada al famoso producer italiano Steve Galante che ha lavorato con Mia Martini, FIlippa Giordano e Alan Sorrenti fra gli altri, il quale ha perfezionato e finalizzato il tutto”.

Lo scorso 29 giugno “Angel” è stata pubblicata con un video ambientato a Bergamo, “volevamo dare un messaggio di speranza e conforto proprio alla città più colpita da questa enorme crisi pandemica. A Bergamo abbiamo diversi amici, oltre a tenere spesso masterclass e corsi di perfezionamento di canto. È una provincia a noi molto vicina, è nel nostro cuore”. Le scene bergamasche “sono state girate grazie al contributo di un mio amico di infanzia e musicista molto presente nella scena bergamasca, Francesco Puccianti, che ha collaborato con Ricky Anelli, Arpioni e con diverse realtà musicali del territorio”.

Il video di “Angel” ha come finalità quella di “raccogliere fondi per il Banco Alimentare: con la pubblicazione è partita una campagna su sulla nostra pagina Facebook Alessandro and Hanna Rinella dove annesso al video c’è una call to action per donare direttamente al Banco Alimentare. Insomma i nostri fan, sparsi un po‘ ovunque, possono contribuire direttamente oltre a condividere questa iniziativa a loro volta. Abbiamo dato inoltre la disponibilità all’uso del brano e del video a tutte le associazioni che volessero utilizzarlo per perorare qualsiasi causa di sostegno alle vittime del coronavirus. Porgiamo anche un appello ai vostri lettori. Chi volesse può contattarci sulla nostra pagina Facebook Il link per la donazione è presente anche sul nostro canale YouTube”.

C’è però anche una bella storia di due persone che s’incontrano e decidono di essere un duo nell’arte e una coppia nella vita di tutti i giorni. Qualche anno fa Alessandro Rinella decide di trasferirsi a Berlino perché “per quanto riguarda la lirica e la classica devo dire che onestamente e amaramente l’Italia rappresenta la tradizione ma pure il passato. La Germania, ed in particolare Berlino, hanno invece una diffusione capillare di teatri e sale da concerti, dove la musica classica è parte integrante della cultura anche popolare, mentre le produzioni operistiche sono variegate e numerosissime. Per intenderci Berlino ha ben tre teatri stabili d’Opera e decine di orchestre stabili di cui una la più rinomata al mondo, i famosi Berliner. Insomma un po‘ una Disneyland per chi lavora nella musica classica”. Ma Alessandro ha scelto la Germania per un desiderio di contaminazione fra stili diversi: “la Germania e tutto il nord Europa sono più aperti alle contaminazioni musicali, che sono la mia passione: non solo crossover ma anche musica neo classica, sperimentale e avanguardistica”.

Quella dell’incontro con Hanna, cantante jazz tedesca, è “una lunga storia, ma bella. Ero a Los Angeles a registrare il mio disco classico crossover di debutto. Un amico del mio produttore si sposava in Germania, mi voleva per cantare al gala del suo matrimonio ‘holliwoodiano‘. Presi l‘aereo, andai lì per fare una cortesia. Ma si rivelò l’evento più importante della mia vita. Ad aprire il concerto del ‘tenore italiano’ c’era una bravissima, e aggiungo io, bellissima cantante jazz: Hanna. È stato tutto velocissimo. Ho deciso di seguirla a Berlino, mi sono trasferito. Nel 2015 ci siamo sposati a Roma, la mia città. Oggi viviamo a Berlino ma progetti futuri ci vogliono sempre più presenti in Italia”.

La coppia nella vita diventa anche una coppia musicale: “dopo il nostro matrimonio abbiamo sentito la necessità di vivere davvero come una coppia e per stare insieme e non sempre separati in tour e città diverse. Così abbiamo creato il nostro primo progetto insieme: The Kouple Opera & Jazz in Love. Nel viaggio di nozze abbiamo scritto lo show, che poi ha debuttato immediatamente a Berlino. È andata molto bene: tv nazionali tedesche, radio e un tour in Giappone”. Lo show e il disco live che è stato tratto sono un viaggio in cui “il bel canto si mischia con lo scat, Rossini incontra un classico jazz come ‘Joy Spring’ e così via. Per noi è molto divertente portare ai nostri concerti melomani sfegatati e jazzisti intransigenti e vedere le loro reazioni alle nostre contaminazioni musicali. Il nostro è il racconto di un incontro di due persone che si innamorano, tra alti e bassi, passioni, incomprensioni e attimi romantici”.

Insomma “Angel” è il frutto di una storia che trasforma l’amore fra due persone in un atto d’amore verso chi è ha subito le conseguenze del covid-19. “Ci auguriamo che questa nostra versione possa toccare il cuore delle persone, a partire dai diretti interessati di questo terribile dramma, e che riusciamo a sensibilizzare più gente possibile per raccogliere fondi per le famiglie indigenti in questo delicato momento di crisi economica post pandemica“.

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