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Il grande Barocco risuona a Bergamo con l’Ensemble Locatelli

Articolo. Sabato 13 maggio, alle 17 nella Chiesa di Sant’Andrea in Città Alta, si inaugurerà la quinta stagione concertistica dell’orchestra barocca bergamasca. Saranno sette gli appuntamenti in programma in diversi luoghi della città, alcuni in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti

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Il grande Barocco costituisce a Bergamo un importante punto di riferimento a livello internazionale, sia in ambito artistico che musicale. La città, tra il XVII e il XVIII secolo, fu davvero ‘fucina’ di importanti nomi nel panorama europeo: basti pensare alle generazioni dei pittori Baschenis, degli scultori Fantoni o dei grandi musicisti come Legrenzi e Pietro Antonio Locatelli. L’eredità di quest’ultimo - considerato il primo vero “padre” del violino - riecheggia oggi con il progetto dell’Ensemble Locatelli, un punto d’incontro tra amici musicisti che hanno deciso di mettere in comune la propria esperienza per proporre una rassegna concertistica di alto livello sul territorio bergamasco. «L’attenzione verso il repertorio barocco – rivela il fondatore e direttore artistico Thomas Chigioni – è un aspetto che a Bergamo è mancato per molto tempo. Le nostre proposte, in tal senso, cercano di ovviare a questo gap, proponendo degli appuntamenti sempre variegati ed accattivanti».

La quinta stagione sarà concentrata sul territorio cittadino, con 7 appuntamenti in programma da sabato 13 maggio a domenica 9 luglio, e si avvarrà di consolidate collaborazioni: la Fondazione Donizetti di Bergamo, nel cartellone degli appuntamenti de «Il Centro della Musica», la Fondazione MIA e il festival «Simposi delle Arti», nella chiesa di Sant’Andrea, a cura di Don Giovanni Gusmini. In ultimo, ma non per importanza, saranno presente nomi di prestigio internazionale, come Teodoro Baù, Francesca Benetti e le sorelle Margherita Maria e Caterina Sala.

L’Ensemble Locatelli

Fondata nel 2014 da Thomas Chigioni, è un’orchestra barocca di strumenti storici con sede a Bergamo. Attivo a livello discografico, l’Ensemble ha finora registrato due dischi: «6 trio sonate op.V» di Pietro Antonio Locatelli (ClassicaDalVivo 2016), «Per la Sig.ra Geltruda» (Panclassics 2020), riscuotendo il successo di pubblico e critica. Di recente pubblicazione i «Concerti di Torelli Op.8 per Tactus», diretti da Chiara Cattani, e le «Sonate per violino Op.1» di Ferronati per Da Vinci, in uscita a fine maggio 2023.

Il gruppo si è esibito in numerosi teatri – si segnala l’importante debutto alla Konzerthaus di Vienna – sia a livello nazionale che internazionale, combinando a un’intensa attività sul territorio italiano una cospicua produzione a livello internazionale con tournée in tutta Europa. Dal 2019 collabora in veste di gruppo strumentale barocco con la Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo, diretta dal Maestro Cristian Gentilini. In più, dallo stesso anno, organizza annualmente una stagione concertistica, collaborando con altri enti del territorio alla realizzazione di attività pedagogiche per avvicinare le nuove generazioni al mondo della musica barocca.

La musica antica oggi

«La mia generazione è successiva a quelle che hanno messo in moto la rinascita per la prassi storicamente informata nella musica antica», afferma Chigioni. «Noi, in quanto musicisti, abbiamo due alternative: o seguiamo i passi di coloro che ci hanno preceduto oppure consideriamo anche i nomi dei compositori meno noti, nell’ottica di questa rinascita». L’anno di nascita dell’Ensemble, infatti, non è casuale: è avvenuta in occasione del 250° anniversario della morte dell’omonimo compositore bergamasco: «Il nome di Locatelli è per noi importante, perché Bergamo non è solo la città di Donizetti, ma è stata anche culla di tanti nomi oggi perlopiù sconosciuti», conclude in fondatore.

Seppur negli archivi della nostra città ci siano pochi materiali relativi alla musica strumentale barocca, l’obiettivo di questa operazione permette di mappare i nomi che circolavano nel territorio bergamasco, dalla città fino al loro arrivo in altre province, mettendo così in luce un ‘sottobosco’ italiano che rendeva viva una città o un contesto culturale di un preciso luogo. «La ‘riscoperta’ di Locatelli ha permesso di mettere in luce anche altre figure che gravitavano nella città sui colli, come Lodovico Ferronati, membro della Cappella Musicale di Santa Maria Maggiore e forse primo insegnante di Locatelli, di cui l’Ensemble sta preparando la pubblicazione di un disco con alcuni suoi concerti», spiega ancora il direttore artistico.

Il programma

I sette appuntamenti che l’Ensemble propone al suo pubblico sono estremamente variegati, sia dal punto di vista dei contenuti proposti sia dal punto di vista dell’organico coinvolto. Il taglio del nastro si terrà sabato 13 maggio, alle ore 17 nella chiesa di Sant’Andrea in Città Alta a Bergamo, con l’appuntamento dal titolo «Violoncello Romano», un programma cameristico che esplorerà le risorse del violoncello piccolo nell’Urbe tardo barocca. Il concerto, che verrà replicato il giorno seguente a Palermo e in autunno in Piemonte, vedrà la partecipazione di Thomas Chigioni al violoncello piccolo, Laura La Vecchia alla tiorba e Gabriele Levi al cembalo.

Il secondo appuntamento – in programma domenica 21 maggio alle ore 17 presso il Teatro di Sant’Andrea a Bergamo – avrà il titolo di «Musica notturna». Non più barocco, ma primo classicismo, con pagine di Mozart e Boccherini: protagonista sarà un quintetto d’archi, che proporrà un viaggio attraverso le composizioni dedicate alla notte. I protagonisti saranno Jérémie Chigioni e Valentina Mattiussi (violini), Nicola Sangaletti (viola), Thomas Chigioni (violoncello e direzione) e Nicola Moneta (violone).

ll programma proporrà domenica 28 maggio alle ore 17 presso la Sala Locatelli «Come Perla», un concerto che vedrà la partecipazione del duo composto da Teodoro Baù, vincitore del primo premio al «Concorso di musica antica» di Bruges 2021, e Francesca Benetti, già direttrice artistica dell’ensemble «Concerto di Margherita». Il programma si focalizzerà sul primo barocco italiano e presenterà numerosi spunti di interesse, quali la pratica della diminuzione e quella del suonar cantando.

La collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti, all’interno della rassegna «Il Centro della Musica», si concretizzerà in due appuntamenti: il 10 giugno e il 1° luglio, entrambi alle 17. Nell’appuntamento di giugno dal titolo «Händel Gala», l’Ensemble e i solisti si cimenteranno in un programma che proporrà le pagine più significative della musica giovanile di Händel. Con la direzione al clavicembalo di Thomas Chigioni, il concerto sarà arricchito dalla presenza di due voci soliste di caratura internazionale: le sorelle comasche Caterina – soprano già apprezzata a Bergamo nel 2021 ne «L’elisir d’amore» di Donizetti come voce protagonista – e Margherita Maria Sala – vincitrice di diversi premi al Concorso di Canto barocco Cesti di Innsbruck nel 2020.

A luglio, «Vivaldi & Friends, concerti» presenterà invece una ricca miscellanea di concerti veneti per vari strumenti. A farla da padrone sarà il «prete rosso» Antonio Vivaldi, ma non mancheranno composizioni di autori meno conosciuti come Dall’Abaco, Galuppi e infine Ferronati, il cui concerto per violino è qui presentato in prima esecuzione mondiale. Solisti saranno Jérémie Chigioni al violino e il pluripremiato flautista dolce olandese Teun Wisse, sotto la direzione al clavicembalo di Thomas Chigioni.

Dopo i due appuntamenti al Ridotto Gavazzeni, il concerto «A scuola da Corelli» avrà luogo domenica 25 giugno alle ore 17 presso la Chiesa di Sant’Andrea, con un programma che presenterà diverse composizioni di autori che hanno studiato con Arcangelo Corelli o che si sono ispirati alla sua scuola. Protagonisti saranno Jérémie Chigioni al violino e Tomas Gavazzi al clavicembalo. L’ultimo appuntamento avvicinerà i due grandi strumenti principi del barocco, l’organo e il violino. «Bach dall’organo all’arco», in programma domenica 9 luglio alle ore 17 presso la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, proporrà una serie di arrangiamenti originali, curati da Thomas Chigioni, che trasformeranno celebri pagine organistiche del genio di Lipsia in brani per orchestra d’archi.

I giovani e il barocco

«Il legame con i giovani è importante: anche come musicisti cerchiamo di dare spazio alle nuove generazioni nella nostra Ensemble, che ha un organico variabile», afferma Thomas Chigioni. Il rapporto con il pubblico è invece difficile: le sale da concerto si svuotano sempre di più, ma una soluzione in ciò può essere individuata proprio nel repertorio barocco: «i ragazzi – conclude il fondatore – hanno più facilità ad avvicinarsi al repertorio barocco, il quale ha molti aspetti comuni alla musica d’oggi, sia per le durate contenute rispetto al repertorio classico – romantico sia per il linguaggio adottato. Le armonie sono infatti semplici, convenzionali, dirette. Il legame si mantiene con un messaggio promozionale che deve essere recepito facilmente: anche attraverso i social, l’unica lingua che parlano i ragazzi delle ultime generazioni. Ci piacerebbe, infine, trovare un modo di esibirsi che superi l’atteggiamento di “ritualità” sacra e inviolabile che oggi persiste in molti ambienti».

Per maggiori informazioni sulla stagione e per tutti i dettagli sui biglietti è possibile consultare il sito dell’Ensemble Locatelli.

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